“Se colpiscono il Comune colpiscono me”. È la nuova campagna di comunicazione dell’Anci Toscana proposta ai Comuni toscani e alle Anci regionali per protestare contro i tagli agli enti locali previsti dalla manovra finanziaria del Governo. Tagli che per la Toscana - secondo le stime Ifel - ammontano a quasi 210 milioni di euro sul 2011, con un taglio implicito della spesa del 5,5%, mentre l’effetto cumulato al 2012 è calcolato in 285 milioni (con un taglio implicito alla spesa del 7,5%). Obiettivo della nuova campagna firmata Anci Toscana è quello di illustrare le conseguenze che i mancati trasferimenti statali e i vincoli imposti dal Patto di stabilità avranno sulle possibilità di investimento e sui servizi che quotidianamente i Comuni garantiscono ai cittadini e alle imprese: si va dall’impossibilità di effettuare i pagamenti alle aziende che hanno lavorato e di fare i lavori pubblici necessari, al rischio di non poter più garantire alla collettività servizi come la mensa, il trasporto scolastico o il nido, fino all’assistenza sociale agli anziani.
"Il Comune è la casa di tutti i cittadini - ricorda il sindaco di Livorno e presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi -. I Comuni daranno il loro contributo per uscire dalla crisi, ma va rispettato il loro ruolo, previsto dalla Costituzione, che è in primo luogo quello di protagonisti della coesione sociale e dello sviluppo dei territori e delle comunità amministrate”. Attraverso la campagna, Anci Toscana chiede che la manovra del Governo cambi segno lungo tre direttrici: equità, attivando una misura una tantum come la patrimoniale di solidarietà; responsabilità, dando ai Comuni, nel quadro delle risorse da risparmiare, la facoltà di scegliere come e dove intervenire con la riduzione delle spese, cosa oggi non possibile perchè il Governo riduce a monte i trasferimenti agli Enti locali; sviluppo, perché solo dando una prospettiva di futuro si possono chiedere pesanti sacrifici ai cittadini: per questo occorre rivedere fortemente il Patto di Stabilità per permettere ai Comuni di continuare a fare investimenti per opere pubbliche che servono all'economia locale.
“Se tutto ciò non avverrà - aggiunge Cosimi - i prossimi bilanci saranno fatti solo di tagli: tagli di servizi, di scuole, di assistenza, di cultura, di trasporti pubblici, di sanità. E saranno tagli che incideranno in maniera proporzionalmente maggiore sulle fasce meno abbienti, in tutti i Comuni, sia quelli amministrati dalla sinistra che dalla destra”. Quattro i soggetti della nuova campagna, che comprende cartoline, locandine, poster e volantini: l’imprenditore, la famiglia, il giovane, l’anziano.
A disposizione degli enti locali sarà messo un vero e proprio kit, scaricabile dal sito di Anci Toscana, che ciascun Comune potrà personalizzare inserendo il proprio logo e i dati relativi agli effetti dei tagli sui singoli territori. La nuova campagna si pone in diretta continuità con la manifestazione del 20 maggio scorso a Firenze, quando oltre 100 amministratori erano stati protagonisti del primo flash mob dei sindaci del Centro Italia al grido di “Impediamo che mettano al tappeto i nostri Comuni”.
(ob)