Riceviamo e pubblichiamo.
Con la presente, in qualità di Presidente di Confartigianato Taxi, sono a denunciare lo stato di profonda incertezza in cui versano i titolari delle licenze straordinarie (cosiddetti taxi gialli) e a richiedere il rispetto delle promesse fatte nei mesi scorsi dall’Amministrazione comunale per un loro progressivo allineamento alle licenze ordinarie.
Coloro che hanno deciso di entrare all’interno delle storiche cooperative di radiotaxi fiorentine sono stati costretti a modalità operative limitanti, dovute ad una delibera di Giunta comunale successiva alla vincita del bando di concorso, pubblicato sul Gazzettino Ufficiale della Regione Toscana, la quale impone turni e fasce orarie penalizzanti per tutti i 60 titolari di licenze straordinarie.
Da ormai due anni subiamo un danno economico per l’obbligo di doverci dedicare nelle fasce orarie 9 – 12 e 18 – 21 ad un servizio di Taxi Multiplo che non funziona e che oltretutto non è esclusivo della nostra tipologia di licenza. Siamo però soggetti agli stessi oneri fiscali dei taxi ordinari, pur lavorando meno e avendo ovviamente minori entrate. Per poter usufruire del servizio di radio taxi abbiamo dovuto aderire alle cooperative storiche, ma la nostra posizione all’interno (imposta) è quella di affiliati e non di soci e i nostri contratti per la fruizione dei servizi hanno prezzi maggiorati rispetto a quelli dei soci, in contrasto con la stessa ragione mutualistica che regola le cooperative.
In sostanza paghiamo più degli altri per usufruire di servizi minori!! Le altre rappresentanze dei tassisti si oppongono fermamente a qualsiasi confronto e discussione per sanare la nostra anomala posizione presente solo a Firenze, con atteggiamenti di chiusura totale. Si contrappongono non come colleghi, ma valendosi di anacronistici rapporti di forza in stile “padrone-operaio”, facendo leva anche su tentativi intimidatori che sventolano lo spauracchio della perdita del nostro posto di lavoro, con comportamenti dunque del tutto “antisindacali” e creando una situazione di conflittualità estrema. Noi chiediamo pertanto che a tutto questo venga messa la parola fine e ci rivolgiamo in primis al Vicesindaco Dario Nardella perché una volta per tutte dia seguito, con atti concreti, alle parole pubblicamente espresse, sanando questa situazione di discriminazione fra titolari di licenze ordinarie e straordinarie, scaturita da decisioni della vecchia amministrazione che ha di fatto creato dei lavoratori di serie B. Simone Andrei Presidente Confartigianato Taxi