Non c'è nessun accordo già firmato tra Comune e Asl sul futuro di San Salvi: tutto è rimandato al Piano Strutturale. Questa la risposta del sindaco alle interrogazioni della sinistra critica sulla destinazione dell'area su cui si addensano interessi immobiliari, a leggere le indiscrezioni giornalistiche degli ultimi giorni, che parlano di vendita ai privati e della costruzione di case e villette. In una percentuale ancora superiore rispetto al vecchio Piano Urbanistico Esecutivo che già era stato contrastato da cittadini del Q2 e dal Comitato ‘San Salvi chi può’ che hanno proposto altre soluzioni, rispettose della vocazione pubblica e sociale del parco. Interviene in consiglio comunale la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo: “Ora si tratta di mettere in atto un processo di ascolto e di partecipazione perché la definizione del Piano Strutturale non imponga destinazioni opposte rispetto alle richieste e alle proposte della cittadinanza che vive in quell'area e che vuole salvaguardare l'importante parco storico, patrimonio della città tutta”. "Apprezziamo che l'accordo non sia ancora stato firmato dal Comune.
- afferma il Consigliere Comunale del gruppo Spini per Firenze, Grassi- Ma se il limite del'incremento dei volumi zero è il punto di partenza del Comune, è bene ricordare che una trasformazione da strutture sanitarie ad edifici residenziali ha un forte incremento del carico urbanistico: questo dovrà essere il criterio che dovrà guidare qualsiasi modifica del futuro dell'area di San Salvi, altrimenti si avrebbe alterato il rapporto con il restante contesto urbanistico fiorentino, che necessita ancora di quelle funzioni, tuttora assenti, che sono chieste a gran voce dai residenti della zona." "E' necessario mantenere l'unitarietà dell'area e riconsegnarla alla collettività, secondo la vocazione ecologico - naturalistica, il valore artistico, storico e culturale e infine anche le potenzialità sociali insite nell'area di San Salvi: ci auguriamo che la condivisione per questo obiettivo, espressa oggi dal Sindaco, sia rispettata anche nel progetto urbanistico su cui il Comune si accorderà con l'ASL." "Non permetteremo che le decisioni siano prese in altro luogo rispetto al Consiglio Comunale e per questo chiediamo - ha detto Grassi intervenendo in Consiglio - alla Presidente Meucci di convocare al più presto una seduta della Commissione Urbanistica che possa ascoltare le proposte dell'Amministrazione e dopo averle valutate, esprimersi con un atto formale.
Se questo non sarà possibile presenteremo noi stessi una mozione d'indirizzo per garantire un corretto uso del territorio, consapevoli che non è accettabile trasformare, senza alcuna riflessione, strutture sanitarie in edifici residenziali."