“Se riteniamo di prendere in considerazione la proposta della quarta linea della tramvia che il Comune sembra aver avanzato, chiediamo che sia realizzato uno studio di compatibilità e un’attenta analisi costi–benefici tra le diverse opzioni che, negli anni, sono state proposte per collegare, senza passare dalla direttrice Baracca, Ponte alle Mosse, la zona di Via Pistoiese con la Leopolda”. Lo ha detto il consigliere della Lista Spini Tommaso Grassi. “Siamo i primi ad aver da sempre considerato necessario migliorare i collegamenti tra le due zone della città, tanto che nelle scorse settimane il Consiglio comunale ha approvato una mozione, su nostra proposta, per ottenere la riapertura della stazione delle Cascine.
Si confrontino le diverse opzioni: la strada Biagi, un’arteria viaria a due corsie, frutto della logica di incentivare il trasporto privato, per la quale sono stanziati diversi milioni di euro dal Comune, la riapertura della stazione ferroviaria delle Cascine e la relativa intensificazione del flusso ferroviario, le cui opere necessarie sono previste dagli accordi per il trasporto metropolitano regionale con Ferrovie fin dal 1997, e infine quest’ultima proposta del Comune della riconversione del tracciato ferroviario in tramviario”. “Per le prime due opzioni sono stanziati dagli Enti pubblici diversi milioni di euro come fondi economici per la loro realizzazione: questi potrebbero essere dirottati verso l’ultima soluzione, sempre che la si ritenga migliorativa rispetto alle altre due.
Infine purtroppo temiamo che l’opzione di conversione dei binari ferroviari a tramviari tra Le Piagge e Porta al Prato rimanga una delle numerose proposte non concretizzate dell’Amministrazione – conclude Grassi - basta vedere che nel documento d’avvio del Piano Strutturale non vi è traccia della nuova linea proposta nei giorni scorsi dall’Amministrazione Comunale”. (lb) A proposito di Piano Strutturale “La risposta del vicesindaco Nardella alla domanda d’attualità presentata dal gruppo Spini per Firenze è stata molto carente nei contenuti e si è limitata a ripercorrere quali sono le tappe obbligate per legge verso il Piano Strutturale, senza che fosse chiarito su quale documento avviene la consultazione, con quali modalità sarebbe stato svolto il percorso di partecipazione e quale fosse il calendario delle assemblee organizzate” afferma il capogruppo Valdo Spini a nome del gruppo consiliare.
"Abbiamo avuto - aggiunge - la sensazione che le modalità e i tempi del percorso di partecipazione, che ieri è partito, fossero poco chiari anche al vicesindaco e, assai più grave politicamente, che non si riscontrasse la necessità di informare esaurientemente e non solo con una risposta contingentata nel tempo, i consiglieri comunali”. “E’ stato spiegato che per adesso e fino all’8 luglio, data in cui si svolgerà il Town Meeting, nelle riunioni presso i Quartieri verranno chiamate le persone ad esporre i temi che vorrebbero potessero avere una risposta all’interno del Piano Strutturale – afferma il consigliere Grassi che nel pomeriggio di ieri ha partecipato al primo incontro presso il Quartiere 5 –.
La mancanza della presenza di un rappresentante tecnico del Comune è avvertita dai partecipanti, sia perché i chiarimenti tecnici forniti dai facilitatori non sono sempre puntuali, sia perché una loro presenza semplificherebbe l’approfondimento di alcune tematiche più fiorentine”. “Oggi presenteremo una nuova interrogazione per comprendere meglio e approfondire quali siano le intenzioni dell’Amministrazione Comunale sul percorso di coinvolgimento dei cittadini, di cui si è saputo maggiormente dai giornali che dalla risposta dell’esponente della Giunta”. “Dopo tre diverse edizioni del Piano Strutturale e altrettanti procedimenti di coinvolgimento della popolazione, è necessario che il Comune sia chiaro sugli obiettivi, sulle modalità e sulle fasi di questa iniziativa, se vuole che i cittadini partecipino attivamente – concludono Spini e Grassi -.
Se il buon giorno si vede dal mattino, bisogna che sia recuperate queste iniziali difficoltà organizzative e vista la necessità di una maggiore trasparenza e lealtà dal punto di vista politico-amministrativo, che al più presto in Commissione Urbanistica sia relazionato sugli aggiornamenti, sulle intenzioni e sugli sviluppi del procedimento del Piano Strutturale”. (fdr)