Oggi vi racconto un piatto semplice, economico, saporito e tanto buono: le acciughe alla povera. Primo passo: trovare le acciughe fresche e fare gli occhi dolci al pesciaiolo perché ve le evisceri e ve le sfiletti. Sarebbe un gran lusso, perché starle a pulire ad una ad una è un lavoro molto lungo. Oltre a tutto bisogna anche saperle aprire per bene, a libro, dopo aver tolto la testa, in modo da non distruggerle e togliere la lisca centrale. Ad ogni modo, che abbiate fatto colpo o meno sul pesciaiolo o la pesciaiola, lavatele e mettetele su un colino per far defluire tutto il sangue. Secondo passo: la marinatura.
Disponete le acciughe in una terrina rettangolare. Ad ogni strato di pesci, ne alternerete uno di cipolla tagliata ad anelli fini. Non dimenticate di spruzzare del sale su ogni strato in modo da attenuare l’acidità dell’aceto. Riempite il contenitore con metà dell’aceto. Fate riposare in frigo per 3 o 4 ore. Poi fate sgocciolare ogni acciuga e trasferitela in una nuova terrina. Rifate gli strati alternati con la cipolla marinata in precedenza e ricoprite con olio d’oliva. Tenetele in frigo altre due ore e servitele belle fresche. C’è una variante in questo passaggio: non mettere subito la cipolla, ma metterla a crudo quando si tolgono le acciughe dall’aceto.
Io preferisco che le cipolle di marinino insieme al pesce, ma sarà perché io le cipolle le mangerei anche a colazione! Sono due modi diversi di concepire il sapore di questo piatto. La marinatura risulta completa quando la carne è bianca e soda. Terzo passo: armatevi di una bella fetta di pane e un buon bicchiere di vino, imbracciate la forchetta e fatevi una bella scorpacciata di questo piatto così facile che può farlo anche di cucina non se ne intende. Ingredienti
- 500 gr acciughe fresche
- 30 cl aceto di vino non troppo acido
- 2 cipolle rosse
- olio extra-vergine d’oliva, q.b.
- sale, un cucchiaino