Due auto utilizzate con un sistema di “staffetta” per muoversi e mettere a segno i colpi. La prima, un Audi A6, provento di furto, con la quale durante la notte si spostavano sul territorio per concretizzare i furti pianificati. La seconda, una Renault Clio, “pulita”, con la quale, una volta terminato “il lavoro”, rientravano presso l’appartamento in via Ugo Foscolo. Sono 3 i cittadini albanesi di 26, 34 e 29 anni fermati nelle prime ore di ieri mattina dopo un’attività di osservazione e pedinamento protrattasi per tutta la notte e sottoposti a fermo per furto. L’attività, condotta dagli uomini della Squadra Mobile, diretta da Filippo Ferri, è iniziata intorno alla mezzanotte tra martedì e mercoledì, quando i 3 sono stati notati mentre, a bordo delle 2 auto, arrivavano in via della Cooperazione, nel comune di Impruneta per poi parcheggiare la Clio e allontanarsi con l’Audi.
A distanza di qualche ora i tre, a bordo della stessa auto, ritornavano nella predetta via dove, uno dei complici, dopo aver recuperato l’auto pulita, ha seguito l’Audi che, dopo poco, è stata lasciata in sosta in una strada isolata. I 3 si sono quindi allontanati a bordo della Clio per far rientro nell’abitazione di via Ugo Foscolo. A quel punto, dopo il pedinamento, è scattato il controllo degli investigatori. Dopo un tentativo di fuga, tutti sono stati bloccati. Dalle perquisizioni effettuate sui veicoli e all’interno dell’appartamento la conferma dei sospetti.
Gli uomini della Squadra Mobile si sono imbattuti in una vera e propria “squadra” di topi di appartamento. Nell’immobile, infatti, sono stati rinvenuti numerosi oggetti preziosi, oltre ad alcuni attrezzi artigianali abitualmente utilizzati per forzare porte e finestre. Analogo il riscontro del controllo effettuato sull’Audi, al cui interno sono stati trovati 4 pc portatili, un iPhone, oltre a guanti e 3 strumenti da scasso dello stesso tipo di quello rinvenuto nell’appartamento. Dalle verifiche effettuate dai poliziotti, è stato riscontrato che alcuni degli oggetti recuperati risultavano provento di furti consumati proprio nel corso della notte e denunciati nelle prime ore di ieri mattina presso le stazioni dei Carabinieri della zona.
Sono 5 complessivamente i furti messi a segno nella notte antecedente il fermo da parte dei 3 cittadini albanesi. I tre, clandestini, sono ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Il risultato operativo della Squadra Mobile si inserisce in una più ampia e coordinata strategia della Questura pianificata nei primi mesi dell’anno, in seguito all’incremento del fenomeno dei furti in abitazione che ha fatto registrare il picco agli inizi del mese di marzo. In particolare, dai 323 casi del mese di marzo (237 a gennaio), si è passati ai 100 episodi registrati nel mese di giugno (sulla scorta dei dati ad oggi disponibili).
In particolare, oltre al potenziamento dei servizi mirati finalizzati al contrasto del fenomeno, è stata attuata anche una incisiva rimodulazione delle politiche sul fronte della prevenzione. La Questura ha potenziato i dispositivi di controllo verso i contesti ambientali ritenuti critici, in quanto caratterizzati dalla presenza di persone pregiudicate o senza fissa dimora e, come tali, potenziali autori di reato, oltre che presso sale giochi, centri scommesse e altre tipologie di esercizi commerciali ritenute più esposte a rischio.
Sono circa 40 i cittadini comunitari allontanati all’esito di controlli effettuati presso insediamenti precari di senza fissa dimora, ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica con precedenti per reati contro il patrimonio e privi di fonti di reddito fisse. Nello stesso ambito sono invece 32 gli extracomunitari irregolari espulsi. Sono 130 gli avvisi orali emessi dall’inizio dell’anno, mentre sono 69 i fogli di via adottati.