“In attesa della discussione sulla Valutazione di Impatto Ambientale della stazione Foster, che dovrebbe finalmente essere discussa il 21 giugno in Consiglio comunale, continuano le iniziative di perUnaltracittà sui cantieri dell’Alta Velocità che creano sempre più preoccupazione nei cittadini. Abbiamo di recente depositato 3 mozioni, con l’obiettivo di fornire ai residenti strumenti di informazione, controllo e tutela". Questo l’intervento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo. La prima mozione richiede l’apertura di uno sportello pubblico, dove si possano presentare segnalazioni di danni ambientali e richiedere interventi di monitoraggi di emergenza dell’inquinamento acustico o atmosferico, ma anche accedere a documentazione e a informazioni sui lavori in corso e sui progetti approvati. La seconda è relativa al rumore subìto da chi frequenta le scuole Rodari e Rosai in zona ex Macelli, rumore comprovato dalle analisi Arpat e da una diffida della Direzione Ambiente all’impresa esecutrice.
La mozione, firmata anche da Grassi del Gruppo Spini, impegna sindaco e Giunta ad attivarsi per il monitoraggio dell’inquinamento acustico e a rendere pubblici i dati ottenuti. Infine, la terza mozione concerne l’inquinamento dell’aria nei pressi dei cantieri, e richiede l’installazione di centraline di monitoraggio nelle zone di Campo di Marte, dell'area ex Macelli, e di Rifredi, in particolare in prossimità del plesso didattico dell'Università di Firenze in via della Torretta, in viale Corsica vicino alla scuola Rodari, e in Via Vasco de Gama vicino all'ITI di via del Terzolle. "Riteniamo urgenti e doverosi questi tre interventi, a tutela minima dei cittadini che oggi si trovano a subire le conseguenze di lavori di cui non sono stati neppure adeguatamente informati.
Ci auguriamo che almeno queste mozioni siano discusse in tempo dal Consiglio (già lunedì prossimo), senza le tattiche dilatorie messe in campo per non parlare della VIA” conclude De Zordo. (fdr) Audizione in Commissione Trasporti provinciale dei rappresentanti di Trenitalia, Italfer e Rfi L’audizione in Commissione Trasporti dei rappresentanti di Trenitalia, Italfer e Rfi sul progetto di sottoattraversamento di Firenze e nello specifico sul cosiddetto “scavalco di Castello” ha confermato "tutte le nostre perplessità su un’opera troppo costosa e ad alto impatto ambientale".
Lo sostengono Andrea Calò e Lorenzo Verdi, consiglieri provinciali di Rifondazione comunista che "nel ribadire la nostra contrarietà alla scelte fatte, che contrastano con le emergenze climatiche e ambientali e che sposano la linea delle politiche sviluppiste, di forte consumo di territorio, e delle grandi opere, esprimiamo invece il favore a soluzioni alternative quali transito in superficie e un sistema di scambi sul medesimo piano a Castello". Come l’esperienza del passaggio della linea ad Alta Velocità dal Mugello dovrebbe insegnare, "ciò che sulla carta viene presentato come sicuro e infallibile può determinare nella realizzazione pratica effetti devastanti". A Castello la realizzazione del tunnel prevista nell’ambito dello scavalco "determinerà la divisione in due di una falda acquifera attraverso la realizzazione di una vera e propria diga sotterranea con gravi rischi di alterazione idrogeologica per la zona Lippi".
Le prime avvisaglie "sono lì a dimostrarlo: alcune crepe sono già comparse in almeno due palazzi di via Pascetti e di via Fanfani, tutto ciò prima ancora che lo scavo vero e proprio per il tunnel sia iniziato". Preoccupa che "a fronte di un’opera ad alto impatto, il sistema di controllo non sia assolutamente adeguato e che manchi la dovuta obiettività di analisi con una pericolosa commistione di ruoli tra controllato e controllore". I risultati di questa situazione "producono una mancanza di trasparenza sulla realizzazione dei lavori che non può essere tollerata, dai cittadini, che in più occasioni hanno fatto sentire la loro voce, ma anche dalle istituzioni locali che debbono svolgere fino in fondo il loro ruolo".
Provincia e Comune dovrebbero per Rifondazione monitorare sulla realizzazione dei lavori "prevedendo organismi tecnici che possano supportare e sostenere i cittadini interessati da eventuali danni e disagi e una adeguata pubblicizzazione, informazione dei dati disponibili nonché un corretto iter partecipativo degli stessi". All’interno della Commissione Trasporti e anche in Commissione Ambiente "il nostro Gruppo Consiliare porterà avanti queste obiettivi e in tale ottica abbiamo già richiesto l’audizione dei Comitati per dar voce anche a coloro che si oppongono al progetto e che rivendicano il rispetto dei diritti e delle tutele dei cittadini".