C'è attesa per l'incontro fissato l'11 giugno dalle istituzioni (Regione Toscana, Provincia di Firenze) con l'azienda. L'ultimo incontro tra azienda, sindacati e la rappresentanza sindacale unitaria, svoltosi il 3 giugno, si è aperto con l'illustrazione del trend di vendite nei mesi di aprile e maggio. "Il trend - si legge nel verbale di riunione - non è certamente incoraggiante ma un'attenta analisi lo riconduce prevalentemente alle recenti vicende economiche europee, prima di tutto la crisi greca".
L'azienda, tuttavia, ha smentito "qualsiasi voce relativa alla chiusura dello stabilimento fiorentino ribadendo la ferma volontà di restare sul territorio". Le parti hanno concordato sulla costituzione di una task-force operativa con ruoli e azioni ben definite. Il Tavolo provinciale di monitoraggio e verifica della cassa, nel rispetto dell'accordo firmato presso la Provincia di Firenze nel febbraio scorso, viene mantenuto e sarà riconvocato a scadenza trimestrale. Circa la composizione della task force, la discussione è stata riportata nell'ambito del tavolo regionale.
L'illustrazione della situazione è stata curata in Consiglio provinciale dall'assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni, che ha risposto a una domanda d'attualità dei consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. "C'è un problema di tenuta dello stabilimento - ha detto Calò -. I lavoratori sono stremati da questa vertenza, anche per i comportamenti contraddittori dell'azienda. Siamo favorevoli a una campagna di sensibilizzazione contro eventuali speculazioni".
Intanto la Commissione Lavoro del Consiglio parteciperà alla cena di solidarietà organizzata per i lavoratori della Seves. Calò ha chiesto che sia valutata la presenza del Gonfalone della Provincia a questo momento.
