“Un anno di sforzi, ipotesi e promesse andato in fumo”. Così il consigliere del Pdl Massimo Pieri descrive gli ultimi passaggi della vicenda Seves. “Questa mattina, l’assemblea dei lavoratori dell’azienda – commenta il consigliere di centrodestra – ha votato la cassa integrazione straordinaria per un anno. L’azienda, da parte sua, ha promesso di riaprire la produzione a patto che si arrivi a 600mila pezzi al mese, definita come la quota per restare sul mercato: è una presa in giro, dal momento che, nei momenti più favorevoli, la Seves arrivava ad un massimo di 400mila pezzi. Tanto valeva parlare chiaro e dire che si vuole chiudere”. “Avevamo dichiarato nei mesi scorsi di fidarci del sindaco Renzi per una soluzione positiva di questa vicenda – conclude Pieri –: oggi, invece, siamo costretti a ricrederci, e a prendere atto che per un anno, la proprietà Seves ha preso in giro tutti, sindacati e istituzioni comprese”. (fdr)
Seves: per Pieri (Pdl) ''sforzi, ipotesi e promesse andato in fumo''
"L’azienda ha promesso di riaprire la produzione a patto che si arrivi a 600mila pezzi al mese - fa sapere l'esponente del centrodestra -: una presa in giro, dal momento che, nei momenti più favorevoli, la Seves arrivava ad un massimo di 400mila".