Firenze, 12 marzo 2010- Oggi, alle ore 17.00, i cittadini riuniti nel Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze faranno un presidio davanti alla sede toscana della Lega delle Cooperative, in largo Fratelli Alinari 21, per chiedere che lo spirito di cooperazione torni ad essere un legame di solidarietà sociale. E' una cooperativa, la Coopsette, che si è aggiudicata la gara per la realizzazione del peggior progetto che abbia mai interessato Firenze in 2000 anni di storia.
Due tunnel sotto la città e una stazione scollegata dal resto della rete, dalla utilità quasi nulla per le ferrovie, dai costi incontrollabili e dai rischi ambientali enormi. Altro si potrebbe e si dovrebbe fare per Firenze: potenziare e velocizzare tutte le ferrovie della Toscana, creare un vero sistema di treni suburbani e un servizio metropolitano attorno a Firenze, risolvendo una buona parte dei problemi di mobilità. Tali lavori alternativi creerebbero molti più posti di lavoro dello scavo di tunnel.
A chi dice che i contratti sono già firmati e che ci sarebbero da pagare onerose penali non costruendo l'opera, il Comitato ricorda che sono decine i progetti insostenibili che sono stati ricontrattati con gli esecutori senza alcun onere per i committenti pubblici. In questo quadro assurdo il Comitato si chiede che cosa c'entra lo spirito di cooperazione con un'opera che è nella peggiore tradizione delle “grandi opere italiane”, quelle alla ribalta delle cronache giudiziarie. I cittadini ritengono deprimente vedere una tradizione secolare di solidarietà tra lavoratori messa al servizio della peggiore concezione, falsamente moderna, di sviluppo.
Il comitato si dice rattristato nel vedere un patrimonio umano e tecnico come quello delle cooperazione collegato alla peggior tradizione parassitaria delle grandi imprese italiane che non hanno trovato altra risorsa se non quella dello sfruttamento delle finanze pubbliche. I cittadini che saranno presenti oggi davanti alla sede della Lega delle Cooperativa chiedono che la cooperazione torni allo spirito di solidarietà che l'ha caratterizzata al suo nascere.
Approfondimenti
L’area verde dell’ex cittadella manicomiale di San Salvi è di primaria importanza per la nostra città cronicamente carente di verde pubblico e di spazi vivibili collettivamente. Il Comitato di San Salvi parla invece di preda tra ASL, Comune e immobiliaristi, con girandole di soldi pubblici, sprechi e speculazioni.
L’ASL vuol ricavare dalle vendite in San Salvi 100–120 milioni di euro, il Comune con l’acquisto e il cambio destinazione (appartamenti di lusso) vuole a sua volta incassare. Da novembre in qua la stampa dà notizie di trattative, il sindaco annuncia, ASL delibera: vendita di Villa Maria all’ESTAV Centro; svuotamento e trasloco dei “Girasoli” con acquisto di immobili sostitutivi da edificare (dove?) da parte dell’impresa costruzioni New Abitare Srl al costo di 3.850.000 euro; taglio di stanziamenti alle biblioteche aziendali, tra cui le tre di San Salvi, Cedeas, CESDA e Chiarugi.
Quest’ultima, preziosissima per la raccolta di documentazioni sulla salute mentale più che centenaria, con testi classici di psichiatria e medici risalenti al ‘700, soffre la riduzione degli abbonamenti a riviste da 120 a 13, con lo spostamento delle stesse alla biblioteca del Torregalli. Vendite, traslochi, spostamenti che interferiscono con il Progetto Urbanistico Esecutivo di San Salvi del marzo 2007, denuncia il Comitato, che chiede che vengano coinvolti in questi progetti, o almeno informati i cittadini, gli utenti e i lavoratori dell’ASL.
Un'assemblea pubblica è organizzata dal Comitato Ex Panificio Militare per il giorno mercoledi 17 ore 21, ed è ospitata presso il teatro della Parrocchia dell'Ascensione, in via G. da Empoli. Il Sindaco Matteo Renzi ha assicurato la sua presenza.