Per la terza volta consecutiva è stato impossibile mettere al voto del Consiglio Comunale la mozione per sottoporre la Stazione Foster alla Valutazione d’Impatto Ambientale, presentata dai gruppi Spini per Firenze, Perunaltracittà e SeL. Il capogruppo Valdo Spini commenta: "Si ricorderà che in una precedente seduta il gruppo del Partito Democratico aveva chiesto un rinvio per permettere al Sindaco con delega all'urbanistica di esprimere il proprio parere in materia.
Questo accadeva un mese fa e nel frattempo il Sindaco non risulta aver fatto pervenire il suo parere. Ne’ il gruppo del PD è stato in grado di assumere una propria determinazione. Non sapendo far di meglio ha quindi ritenuto di abbandonare il Consiglio Comunale facendo mancare il numero legale proprio al momento in cui andava in votazione questa mozione. Un ostruzionismo di maggioranza assolutamente senza precedenti e che denota la mancata capacità della maggioranza stessa di essere tale. In realtà la nostra mozione è l’unico mezzo a disposizione dello stesso Sindaco per poter affermare il suo atteggiamento critico nei confronti del sottoattraversamento.
Lunedì prossimo il tema tornerà sul tappeto e quindi una posizione difficilmente potrà essere elusa. Noi - ha concluso Spini- non ci assumiamo la responsabilità di non sottoporre alla Valutazione d’Impatto Ambientale un’opera di siffatte dimensioni e proporzioni, se altri lo vogliono fare ne porteranno l’intero peso di fronte alla Città." “Ora basta. Siamo decisamente stufi e indignati per il comportamento di una maggioranza, quella di centrosinistra, che ogni volta che si affronta un problema serio scappa dal consiglio comunale adducendo la scusa di ‘impegni’ presi in precedenza”.
Così il capogruppo del PdL Giovanni Galli ha commentato la chiusura della seduta “Ci chiediamo: scappano perché non hanno soluzioni né posizioni definite sui problemi, o perché non possono decidere nulla se prima non li imbecca il sindaco Renzi?” ha aggiunto Galli, che ha poi concluso: “Posso capire che un consigliere si debba assentare per motivi personali, ma non che un intero gruppo consiliare faccia venir meno il numero legale, causando la chiusura della seduta, per appuntamenti di natura politica, come in questo caso.
Appuntamenti che possono fissare benissimo in altri momenti. Si tratta di un comportamento irrispettoso, e oltretutto offensivo nei confronti non solo dei consiglieri firmatari degli atti, ma anche dei cittadini, per primi quelli che hanno seguito tutta la seduta, dalle 15, aspettando che si arrivasse a discuterli”.