Il 10 marzo di quest’anno il Tribunale di Firenze ha decretato il fallimento della storica azienda Aerotecnica Nocchi, specializzata in idraulica per nuove costruzioni. I lavoratori, non informati del fatto, hanno continuato l’attività fino al 23 marzo, data in cui è stato loro comunicato verbalmente il fallimento dell’azienda. La Fiom Cgil si è attivata immediatamente con il curatore nominato chiedendo di attivare la Cassa integrazione in deroga come previsto dalle normative vigenti allo scopo di tutelare per un periodo i dipendenti e in attesa di una possibile ripresa dell’attività in quanto esistevano contratti in essere. Il curatore concedeva solo in data 8 aprile un incontro comunicando di aver inviato il 6 le lettere di licenziamento, giustificando il fatto di non potersi permettere le spese del consulente che avrebbe dovuto predisporre la pratica di Cassa integrazione. Questi lavoratori non solo si ritrovano senza lavoro, ma hanno da riscuotere le ultime tre mensilità dall’azienda, oltre che il tfr. Alessandro Lippi (Fiom Cgil di Firenze) dichiara: “Riteniamo inaccettabile questa decisione che denota una grande insensibilità umana e sociale.
Fin dal giorno 8 aprile il sindacato ha richiesto l’intervento della Provincia di Firenze, da sempre sensibile a queste tematiche e siamo in attesa di essere convocati per riaprire una trattativa dove al centro vi sia la salvaguardia dei redditi e del lavoro per le famiglie coinvolte”.