Il commissario per il superamento dell'emergenza alluvione ha firmato oggi l'ordinanza con la quale approva il Piano con gli interventi necessari a riparare i danni e a mettere in sicurezza il territorio toscano. Ordinanza e Piano sono già stati inviati a Roma dove lunedì presso la Protezione civile nazionale verranno illustrati nel corso del richiesto incontro tra il commissario della Toscana, l'assessore regionale alla protezione civile e alla difesa del suolo e i commissari di Liguria ed Emilia, le altre due regioni colpite dal maltempo tra Natale e l'Epifania.
La stima dei danni subìti dalla Toscana è fissata in 510,4 milioni di euro, di cui quelli finanziabili sono 428. E, dal momento che i fondi stanziati dalla Regione ammontano a 62,2 milioni e quelli governativi a 64 milioni di euro, per far fronte a tutte le spese necessarie mancano 301,8 milioni di euro. Il commissario precisa che, oltre a richiedere i fondi mancanti anche per conto delle nove Province toscane e dei 169 Comuni colpiti, riproporrà la richiesta di allentamento del Patto di stabilità.
Regione ed enti locali toscani chiedono cioè più fondi statali per quella che è stata classificata come un'emergenza nazionale e anche di poter investire, senza vincoli, quanto necessario alla messa in sicurezza di strade, territori e argini dei fiumi. Il commissario chiederà nuovamente che i benefici fiscali previsti per Pisa, Lucca e Massa Carrara, siano estesi a tutto il 2010 e riguardino anche Pistoia e Prato, le altre due provincie più colpite. A suo giudizio è necessario che delle agevolazioni possano godere tutte le aziende danneggiate, non soltanto le pochissime dichiarate inagibili.
E' su questo vero e proprio “pacchetto-Toscana” che lunedì si svolgerà il confronto con la Protezione civile nazionale. Il tavolo istituzionale aveva proposto, e il commissario li ha accolti, i criteri di utilizzo delle finora scarse risorse finanziarie a disposizione: priorità agli interventi di somma urgenza già effettuati, e copertura parziale di quelli urgenti. Il commissario sottolinea che, utilizzando i fondi disponibili di cui la quota regionale rappresenta la metà, sarà possibile coprire il 73% delle somme urgenze già effettuate e soltanto il 18% delle urgenze.
Considerando i finanziamenti promessi la situazione della parte restante del Piano è ancora peggiore: sarà possibile far fronte soltanto al 15% dei fabbisogni residui. Per il commissario la Toscana ha fatto quanto doveva e predisposto un Piano serio, realistico e credibile, ben prima della scadenza prevista, ma la “coperta” economica continua ad essere troppo corta. I territori, gli enti locali che hanno fatto e stanno facendo un lavoro egregio, e soprattutto i cittadini e gli imprenditori toscani meriterebbero una considerazione maggiore.
di Tiziano Carradori