La FIVA - Federazione Italiana Venditori Ambulanti - Confcommercio Firenze ha chiesto all’amministrazione comunale fiorentina che vengano congelati gli aumenti della Cosap già decisi per oltre 1.5 milioni di euro. Col perdurare della crisi economica, non si possono imporre aumenti fino al 170% alle imprese del commercio su area pubblica, che svolgono una funzione importante per la residenza e di calmiere per il mercato. Ancora una volta, il Comune di Firenze “mette le mani in tasca alle imprese” e la Fiva-Confcommercio Firenze rileva come non vi sia la volontà concreta di discutere degli aumenti. “Proseguendo su questa strada – riferisce il presidente FIVA, Gianni Masi - si rischia di innescare un meccanismo perverso, per cui il Comune, dopo aver deciso unilateralmente un aumento insostenibile, chiede che le stesse categorie compartecipino a decidere quali mercati debbano avere riduzioni e quali invece debbano sopportare gli aumenti non applicati ad altri”. La FIVA - Federazione Italiana Venditori Ambulanti - Confcommercio Firenze, non tollera lotte tra operatori del commercio su suolo pubblico e tra gli stessi ed i giostrai, per le ben note questioni emerse nei giorni scorsi al mercato delle Cascine e, pertanto, visto i segnali poco incoraggianti da Palazzo Vecchio la FIVA - Federazione Italiana Venditori Ambulanti - Confcommercio Firenze, ha deciso di non partecipare al tavolo, dichiarando sin d’ora lo stato di agitazione della categoria e riservandosi tutte le iniziative di protesta che potranno essere intraprese e che saranno decise in occasione della assemblea di tutti gli operatori su area pubblica, indetta per il giorno lunedì 8 marzo 2010 alle ore 16, presso l’Auditorium di Confcommercio Firenze, Palazzo Bargagli – Corso dei Tintori 29.
Fiva - Confcommercio Firenze contro l’aumento della COSAP
Col perdurare della crisi economica, non si possono imporre aumenti fino al 170% alle imprese del commercio su area pubblica, che svolgono una funzione importante per la residenza e di calmiere per il mercato.
