Duemilaseicento contatti complessivi, 487 istanze aperte e una corrispondenza di oltre tremila lettere: sono questi i numeri dell’attività per il 2009 dell’ufficio del difensore civico comunale. Ad anticipare alcuni dei dati che saranno contenuti nella relazione annuale, che sarà pubblicata entro il prossimo 28 febbraio, è stato il difensore civico Alberto Brasca questa mattina a Palazzo Vecchio. I temi legati in vario modo alla mobilità, la sosta e i trasporti si confermano in cima alle preoccupazioni dei fiorentini che si sono rivolti per avere risposte all’ufficio del difensore civico.
“Quello del difensore civico – ha spiegato Brasca – è un ruolo di tutela dei cittadini, uno strumento gratuito per tutti che è in grado di dialogare con tutti gli uffici dell’amministrazione e garantire un tramite, non come interfaccia politico, ma per interventi che si rendono necessari qualora da parte dell’amministrazione si verifichino negligenze o omissioni. Un tramite tanto più efficace quanto più è legittimato a livello istituzionale”. “Per questo – ha proseguito Brasca – giudichiamo un precedente pericoloso la scelta del governo di inserire in Finanziaria l’abolizione della figura del difensore civico, insieme alla soppressione di quartieri e direttori generali dei comuni.
In realtà, si è già registrata una prima marcia indietro rispetto alle intenzioni iniziali, e tutto lascia credere che alla fine i comuni sopra i 100mila abitanti continueranno ad usufruire di queste realtà, che rappresentano espressioni dell’autonomia statutaria delle amministrazioni”. Tornando alla statistica, delle 487 istanze aperte (cioè tutte le sollecitazioni pervenute dai cittadini per cui si è ritenuto opportuno aprire una pratica), 32 riguardano segnalazioni relative a mobilità, zcs e ztl, 41 violazioni del codice stradale, telepass ecc., 21 i servizi di Ataf, 35 quelli di Publiacqua, 12 Quadrifoglio, 14 questioni relative a Tarsu e Tia, 28 l’urbanistica, 20 inquinamento da fumi (prevalentemente di attività di ristorazione) e acustico (per locali notturni), 29 problemi di alloggio, 28 per sostegno a indigenti, 26 per anagrafe-residenza e 10 per le rette alle Rsa (Residenze sanitarie assistite).
Inoltre, numerosi altri settori, con pratiche anche di notevole complessità, ma inferiori come numero alla decina di unità: Cosap, Ici, assicurazioni, Equitalia, accesso ai documenti, Toscana Energia, verde pubblico, accesso agli impianti sportivi. Il difensore civico Brasca ha poi sottolineato alcune problematiche specifiche legate al funzionamento dell’amministrazione comunale. “Spesso – ha notato – a creare problemi è il coordinamento intersettoriale tra i diversi uffici; in questi casi molto spesso il nostro ufficio ha esercitato un ruolo di supplenza”.
Riguardo al funzionamento delle società partecipate dal Comune, Brasca ha sottolineato le molte lamentele per gli orari dei bus Ataf (“sui quali però non possiamo che effettuare segnalazioni all’azienda e al Comune” ha precisato). Riguardo a Publiacqua, Brasca ha invece criticato “le esternalizzazioni dei servizi di controllo che – ha concluso il difensore civico – portano la società a non conoscere le caratteristiche dell’utilizzo dell’acqua da parte degli utenti, utenti che andrebbero invece sensibilizzati individualmente verso pratiche virtuose che combattano gli sprechi di questo bene primario per la comunità”.
(fdr)