Non si può proprio fare a meno di comprare spinaci in questo periodo. Sono così belli e buoni! Ed è doveroso oltretutto farne piatti gustosi come gli gnudi. L’importante è che gli spinaci siano molto freschi. Evitate, se potete, di usare quelli in busta, sicuramente trattati con bicarbonato che quindi potrebbero diventare molto viscidi in fase di cottura. Assolutamente banditi quelli surgelati. Vanno lavati bene, perché sono sempre piuttosto terrosi. Di solito riempio un catino d’acqua e li lascio in bagno un’oretta.
Un tempo li cuocevo con poca acqua, finchè una nutrizionista non mi ha fatto notare che con poca acqua si sarebbe concentrato il ferro contenuto nello spinacio, rendendolo meno digeribile. Quindi adesso li cuocio in abbondante acqua. Dopo averli cotti, vanno scolati, strizzati e tritati con la mezzaluna. Prendete una zuppiera nella quale metterete la ricotta di pecora molto fresca, ovviamente gli spinaci, un uovo, sale, pepe, noce moscata e parmigiano. L’impasto non dovrebbe essere lavorato troppo, sennò la ricotta diventa troppo cremosa. Qui si apre un dilemma: aggiungere o non aggiungere farina.
Io di solito risolvo così: faccio una prima pallina della dimensione di una polpetta, uno gnudo appunto, lo passo nella farina e la getto nell’acqua bollente. Se si disfa, ecco svelato l’arcano. Aggiungete in tal caso farina quanto basta, fate gli gnudi, passateli nella farina e buttateli pochi per volta nell’acqua bollente. Non appena vengono a galla scolateli con una schiumarola e metteteli in una pirofila. Potete condirli con burro e salvia, con pomodoro o con il sugo. Sono molto appetitosi e nutrienti, quindi li proporrei come piatto unico. Vi auguro di assaggiarne come quelli del mio amico Claudio, perché almeno saprete che sapore devono avere gli gnudi.
Ingredienti per 4 persone
- 300 gr di spinaci
- 400 gr di ricotta
- 1 uovo
- Sale pepe noce moscata
- Parmigiano q.b.
- Farina q.b.