I Consorzi di Bonifica della Toscana in prima linea contro l’emergenza allagamenti. Dal 23 dicembre scorso, impianti, uomini e tecnologie dei Consorzi toscani sono stati ininterrottamente in azione per gestire l’emergenza legata alle precipitazioni eccezionali di questi giorni. Il lavoro è stato eccezionalmente intenso per i tre Consorzi che si sono trovati a gestire vere e proprie emergenze, con allagamenti, cedimenti degli argini e tracimazioni: il Consorzio Versilia Massaciuccoli, dove si è verificata la rotta del fiume Serchio; il Consorzio Auser-Bientina, che ha fronteggiato l’evento alluvionale abbattutosi sull’intera Lucchesia e in particolare nell’Oltreserchio dove ci sono state due rotture arginali; il Consorzio Ombrone Pistoiese Bisenzio che ha operato sull’Ombrone e sui corsi d’acqua minori nell’area pratese e pistoiese.
Ma l’impegno è stato intenso in tutti i 13 Consorzi di Bonifica associati all’Urbat e negli 8 Consorzi interregionali. Solo il lavoro ininterrotto di 2302 opere idrauliche e casse di espansione per il contenimento delle acque, di oltre 60 impianti idrovori e di tanti tecnici e operai ha permesso di gestire precipitazioni che potevano avere effetti ben più devastanti. "La macchina dei Consorzi di Bonifica sta lavorando ininterrottamente – spiega il presidente dell’Urbat, l’Unione regionale dei Consorzi di Bonifica, Fortunato Angelini – e proprio stamani c’è stato un incontro a Lucca con il responsabile nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso, e tutti gli enti che stanno fronteggiando l’emergenza, per fare il punto della situazione.
Un nuovo allerta meteo è già scattato oggi e si intensificherà giovedì e venerdì prossimi. I Consorzi di tutta Italia, attraverso l’Anbi, si sono impegnati a mandare in Toscana uomini e mezzi di sopporto. Mentre si discute sull’utilità dei Consorzi, questi enti stanno dimostrando di essere veramente utili, oltre che nella gestione ordinaria del reticolo idraulico, anche nelle emergenze".