Approvata dall’aula regionale all’unanimità la risoluzione, primo firmatario Eduardo Bruno (Pdci), sui trasporti ferroviari in Toscana dopo l’entrata in vigore dell’orario invernale e quindi dell’alta velocità. Nella risoluzione si impegna la Giunta a farsi promotrice del dialogo con i territori regionali e con i comitati dei cittadini, a promuovere un tavolo di coordinamento con le altre regioni, ad intervenire con decisione al Parlamento, al Governo e al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per garantire il diritto alla mobilità in modo uniforme per tutti i territori.
Si chiede, inoltre, che sia garantito un servizio efficiente e regolare e che il servizio di Intercity sia garantito attraverso l’uso promiscuo della rete (veloce e tradizionale) tramite l’utilizzo delle interconnessioni nei collegamenti dei nodi intermedi (per la Toscana ad esempio Chiusi, Arezzo, Valdarno). A margine dell’approvazione della risoluzione il presidente Bruno ha detto che “l’Alta velocità rischia di essere di nessun vantaggio per la Toscana e per i suoi cittadini, non solo perché la regione verrà solo attraversata dai treni AV, ma anche perché i lavori delle gallerie nel Mugello hanno prodotto danni ambientali irreversibili ai quali non sembra fare seguito nessun rimborso, a nessun titolo, per le comunità danneggiate”. “L’entrata in vigore dell’AV porterà alla cancellazione di numerosi intercity – ha detto Bruno - con aggravi dei tempi di percorrenza per i cittadini di Arezzo e di tutta la Toscana del sud”.
“Le ultime vicende legate ai gravissimi disservizi conseguenti alla recente ondata di maltempo aggiungono al danno anche la beffa. Infatti, - ha concluso Bruno - la tanto sbandierata AV, dopo aver dissestato la Toscana si è dimostrata inadeguata alle moderne esigenze di mobilità”. Bruno rivolge a Trenitalia una domanda: “Perché la realizzazione dell’AV italiana è costata 5 volte di più che negli altri paesi e perché negli altri paesi l’AV (con vetture prodotte in Italia) arriva in orario anche con situazioni metereologiche avverse e nel nostro paese no?” (bb)