Il Tesoro deve alle scuole un miliardo di euro, per spese relative agli anni scorsi. E i presidi stanno per ricevere una circolare ministeriale: il ministero chiede di pagare le ditte esterne il 25% in meno. «Tagliare del 25 per cento le spese scolastiche per pulizie e vigilanza avrà conseguenze negative sia su igiene e pulizia degli edifici scolastici che sui posti di lavoro, già abbondantemente ridotti con i recenti tagli che hanno interessato la scuola». L'assessore all'istruzione Gianfranco Simoncini si dice molto preoccupato per la circolare ministeriale inviata il 7 gennaio scorso a tutti i dirigenti scolastici, in cui si chiede di ridurre del 25 per cento la spesa per contratti e convenzioni per i servizi di pulizia e vigilanza nelle scuole. Già a fine anno Simoncini aveva ricevuto una rappresentanza sindacale della Filcams-Cgil, che lo aveva informato della circolare in arrivo e gli aveva espresso la forte apprensione per le ripercussioni che l'applicazione della circolare avrebbe avuto, sia sull'igiene e la pulizia delle scuole, che sull'occupazione.
Preoccupazioni che l'assessore condivide pienamente. Per questo ha scritto sia al direttore dell'Ufficio scolastico regionale Cesare Angotti, che al coordinatore della IX Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca delle Regioni, dicendosi fortemente preoccupato per l'ulteriore penalizzazione che verrebbero a subire gli istituti scolastici, che già hanno subito pesanti interventi di taglio. Sottolineando la responsabilità del governo in questi tagli, l'assessore Simoncini chiede ad Angotti un incontro per verificare se ci siano possibilità di interventi alternativi, e chiede che anche l'Ufficio scolastico regionale si attivi direttamente con il ministero.
Al coordinatore della IX Commissione chiede che le Regioni si confrontino sulla questione, che sia definita una linea comune da seguire in un indispensabile, auspicabile incontro con il ministero, e che l'argomento sia iscritto all'ordine del gi orno della prossima riunione della Commissione.