"Con la delibera presentata oggi in Consiglio comunale la giunta ha gettato la maschera. Finito il tempo della campagna elettorale, arrivano i tagli che colpiscono drammaticamente due dei settori più delicati della pubblica amministrazione: gli interventi di spesa per gli anziani ed i fondi per la cultura". E’ quanto dichiarano i consiglieri comunali del Pdl Stefano Alessandri e Marco Stella al termine dell’intervento di illustrazione della proposta di delibera su "Verifica equilibri di bilancio, variazione del medesimo e ricognizione stato di attuazione dei programmi" da parte dell’assessore al bilancio Angelo Falchetti in Consiglio.
“Purtroppo – spiegano gli esponenti del Pdl – sono stati confermati i nostri timori espressi a più riprese nel corso dell’inizio della legislatura. Finito il tempo della campagna elettorale, la giunta si prepara a pagare lo scotto di una politica fatta di slogan ed annunci ad effetto. A fronte di proposte mirabolanti ed iniziative azzardate, il sindaco Matteo Renzi si accorge oggi degli squilibri di bilancio e pensa bene di recuperare risorse tagliando gli stanziamenti ai quartieri, agli anziani ed alla cultura”.
“E se la decisione di colpire gli anziani, tagliando circa 400 mila euro, si qualifica da se – continuano – ben più curiosa è la riduzione degli stanziamenti di oltre un milione di euro ai quartieri. Con questo atto, la giunta sembra sancire prematuramente la fine degli organi decentrati, svuotandoli completamente di ruoli e funzioni e riducendoli ad un mero strumento consultivo. Tuttavia la contraddizione politica più stridente è avvenuta nel campo della cultura attraverso un taglio di 300 mila euro.
Soltanto un anno fa, il gruppo del Pd, di cui faceva parte anche l’assessore Di Giorgi ed il vicesindaco Nardella, aveva letteralmente imposto alla giunta precedente un ulteriore stanziamento in bilancio di 300 mila euro per i fondi destinati alla cultura. Stupisce che ad un anno di distanza, nessuna voce si sia levata dagli stessi protagonisti per lamentarne il taglio”. “Evidentemente, la coerenza politica non deve essere la migliore virtù dell’attuale classe dirigente cittadina – concludono Stella e Alessandri -, con buona pace dei grandi proclami elettorali in cui si immaginava Firenze come la Davos della cultura e si promettevano ingenti investimenti”. “Una politica schizofrenica e idelogica: da una parte il Pd critica il governo su scuola e ammortizzatori sociali, dall’altro a Palazzo Vecchio approva i tagli della giunta su sociale, cultura e ambiente”.
È quanto dichiara Emanuele Roselli consigliere comunale del Pdl e vicepresidente della commissione bilancio in merito alla delibera sulla variazione di bilancio in discussione oggi in Consiglio. “Alla prima variazione di bilancio la giunta Renzi taglia sul sociale, sulla cultura e sull’ambiente, riducendo di oltre 500mila euro le risorse destinate ai servizi e all’assistenza agli anziani e quasi 600 mila per la manutenzione del verde e 300 mila per la cultura. Una scelta – sottolinea Roselli – non solo contabile ma anche politica, approvata, naturalmente, dal gruppo del Pd che fino a quel momento aveva gridato e inveito contro il governo, la riforma Gelmini e le risorse destinate ai soggetti più deboli". “Stiamo assistendo ad una politica schizofrenica e ideologica del Pd – conclude l’esponente del Pdl – che prima grida contro il governo Berlusconi e poi vota i tagli ad anziani, cultura e ambiente”. “Sul bilancio il ruolo dell'opposizione non è provocatorio, ma è una ‘apertura d'allarme’.
E le discussioni di oggi in aula ne sono la dimostrazione”. Lo afferma il consigliere del Pdl Massimo Sabatini. “Oggi si discute e si propone un riequilibrio per il peso che la decisione sui vigilini ha avuto sulle casse comunali – spiega Sabatini -. Quando a luglio il collega Alessandri sollevò il tema, le sue parole furono sottovalutate. Invece le sue stime (5 milioni di euro in meno) sono state confermate dai fatti (5,3 milioni che mancano alla voce entrate). E adesso, con due mesi di ritardo, anche la giunta si accorge di quanto avesse ragione l’invito ‘a trovare la copertura finanziaria prima di agire’.
Ed appare paradossale che, oggi stesso, nonostante questo scomodo precedente, alle osservazioni che nei giorni scorsi io e la collega Giocoli abbiamo fatto sulle spese per gli uffici di staff, si sia di nuovo risposto prescindendo dal peso economico delle scelte. Non solo. Spendere per nuovi, ulteriori e diversi talenti suona stridente con l'austerity delle casse. Non solo per ora, la fine del 2009, ma anche per gli anni venturi”.