Nella notte tra il 3 e il 4 novembre 1966, dopo dieci giorni di pioggia incessante, l'Arno esondò. Verrà commemorata l’alluvione di Firenze nel Consiglio comunale lunedì 4 novembre alle 14,30 nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio.
Al Museo Cenacolo di Fuligno, nell'anniversario dell'alluvione di Firenze del 1966 e a un anno dalle alluvioni del novembre 2023 nella piana tra Firenze e Pistoia, un convegno, organizzato dal Sindacato nazionale agenti e dalla Fondazione Odg Toscana, si focalizza sull'informazione relativa agli effetti del cambiamento climatico sul territorio, sulla gestione del rischio e la mitigazione del danno. Si parlerà anche del nuovo obbligo assicurativo contro i rischi catastrofali naturali introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 a cui saranno soggette tutte le aziende presenti sul territorio italiano a far data dal 31 dicembre 2024.
E’ passato un anno dall’evento meteorologico estremo che il 2 novembre 2023 ha colpito la Toscana, causando vittime e devastazione in molti Comuni. Il presidente della Toscana Eugenio Giani ha ricordato l’accaduto, con un pensiero alle vittime e l’appello a chi ha avuto danni perché completi le procedure necessarie per il censimento ed il rimborso.
“Quello che abbiamo vissuto è stato un momento durissimo – ha detto Giani - ma la Toscana ha reagito con grande determinazione e unità. Abbiamo reagito grazie ai cittadini, alla forza delle istituzioni e alla solidarietà di chi si è messo al servizio della comunità. La Toscana è forte e capace di rialzarsi anche nei momenti più difficili. Dobbiamo continuare insieme, senza fermarci, e per questo faccio appello a tutti coloro che hanno avuto danni ma non hanno ancora caricato le spese sostenute sul portale online della Regione Toscana: fatelo perché prima caricherete le fatture, prima sarà possibile procedere all’istruttoria”.
"Giovanna Innocenti, Gianni Pasquini, Teresa Perone, Antonino Madonia, Tindaro Di Amico, Teresa Pecorelli, Alfio Ciolini, Antonio Tumolo. Non dimenticheremo mai queste persone le cui vite, esattamente un anno fa, sono state strappate via dalla terribile alluvione che ha devastato alcuni territori della nostra regione. Così come non dimenticheremo mai tutti coloro che non si sono risparmiati in quelle ore, e nei mesi successivi a quella tragedia, affinché le zone colpite tornassero alla normalità, le migliaia di volontari, spesso giovanissimi, le associazioni, le forze dell'ordine, i semplici cittadini che si sono rimboccati le maniche per aiutare ed aiutarsi vicendevolmente.
A distanza di un anno da quella maledetta alluvione, sentiamo, come dal primo giorno, il dovere del rispetto verso coloro che non ci sono più e verso i loro familiari, verso i nostri concittadini che hanno perso la casa, che si sono visti portar via, insieme al fango, il lavoro di una vita, intere aziende invase da una furia inesorabile. Fermiamoci oggi, in questa giornata di ricordo e cordoglio, affinché il dolore che proviamo ci sproni a non smettere mai di lavorare sulla prevenzione e sulla messa in sicurezza dei nostri territori.
Lo dobbiamo alle vittime di quel 2 novembre 2023 e a tutti coloro che tentano ancor oggi di superare ciò che l'alluvione ha portato via e le drammatiche conseguenze che ha lasciato" scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d'Italia Chiara La Porta.