All'Indian Festival l’omaggio a Raj Kapoor, il Charlie Chaplin indiano

Domenica 8 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2024 16:12
All'Indian Festival l’omaggio a Raj Kapoor, il Charlie Chaplin indiano

Firenze, 7 dicembre 2023 – Sarà l’omaggio al leggendario attore, regista e produttore Raj Kapoor, noto anche come il Charlie Chaplin indiano, l’evento speciale della giornata di domenica 8 dicembre al River to River Florence Indian Film Festival, l’unica manifestazione in Italia interamente dedicata alla cinematografia e alla cultura del Subcontinente, con la direzione di Selvaggia Velo.

Universalmente considerato uno dei più influenti rappresentanti della settima arte in India e insignito, nel corso della carriera, di 3 National Film Awards, 11 Filmfare Awards e del Dadasaheb Phalke Award, il più alto riconoscimento per il cinema conferito direttamente dal governo dell’India, Kapoor ha dominato Bollywood durante il suo periodo d'oro, diventando famosissimo per i suoi iconici ruoli di vagabondo allegro e onesto nonostante le avversità.

In avvicinamento alla ricorrenza del centenario dalla nascita, al cinema La Compagnia di Firenze (Via Camillo Cavour 50/R) saranno due le proiezioni per celebrare il maestro: alle 17.00 torna sul grande schermo il capolavoro “Awaara” (“Il vagabondo”) – la storia di Raj, costretto a vivere in strada e a darsi al crimine a causa dell’allontanamento da casa della madre, accusata di infedeltà dal ricco marito – presentato a Cannes nel 1953 e la cui interpretazione da parte di Kapoor è stata classificata come una delle “Migliori performance di ogni tempo nel cinema mondiale” dalla rivista Time.

Alle 16.00, alla presenza del produttore Devendra Jadhav, il documentario “Raj Kapoor’s Loni Tunes”: uno spaccato sulla vita di Kapoor nel suo studio a Loni, un sobborgo di Pune, attraverso gli occhi del suo team di lavoro, firmato dal regista Nadir AhmedRiver to River Florence Indian Film Festival si svolge in collaborazione e con il patrocinio dell’Ambasciata dell’India, sotto l'egida di Fondazione Sistema Toscana nell’ambito del programma 50 Giorni di Cinema a Firenze econ il contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze.

Approfondimenti

Tra gli appuntamenti da non perdere alle 20.30 la prima italiana di “Ennennum”, della sceneggiatrice e regista Shalini Ushadevi. Specializzata in generi cinematografici spesso considerati appannaggio maschilee vincitrice di un National Award (per la sceneggiatura di “Soorarai Pottru” di Sudha Kongara), Ushadevi sarà ospite al festival per raccontare al pubblico l’ultimo lavoro, definito un perfetto “Black Mirror” indiano dalla giuria del Neuchâtel International Fantastic Film Festival che gli ha aggiudicato il proprio riconoscimento.

Ambientata in un presente alternativo, la vicenda è quella di una coppia che decide di sperimentare un costoso impianto per ottenere l’immortalità, esplorando il concetto di amore in una realtà dove il “finché morte non ci separi” non è un'opzione.

Le attività del festival partiranno al cinema La Compagnia alle 15.00 col documentario “P for Paparazzi” di Divya Hemant Kharnare, la vita di un paparazzo a Mumbai in cerca dello scatto perfetto. Si prosegue con l’omaggio a Raj Kapoor e alle 18.00 nella Saletta la quinta e sesta puntata della web serie “Our Big Punjabi Family”, che segue le vicende di Sitara – terapista familiare – e di suo marito Sunny – imprenditore tecnologico – che tornano a vivere con la famiglia di lui trovandosi a coesistere con una numerosa e esuberante famiglia punjabi, generando un susseguirsi di situazioni esilaranti.

Per tutta la durata del festival e fino al 5 febbraio 2025 presso B.east Gallery (via di Mezzo 40/a) sarà visitabile la mostra “The Shape of Self”, un racconto intimo e potente delle comunità transgender e transessuali nei distretti urbani di Calcutta attraverso l’obiettivo dal fotografo Alessio Maximilian Schroder. Nata in collaborazione con fsm - Fondazione Studio Marangoni e B.east Gallery la personale corona il progetto intrapreso da Schroder nel 2014, anno in cui la Corte Suprema indiana ha riconosciuto ufficialmente il terzo genere.

Al centro persone appartenenti a diversi contesti sociali, caste e generazioni. Attivisti e attiviste, attrici, negozianti, modelle, avvocati, danzatrici, sex worker, truccatrici, dipendenti di grandi aziende, insegnanti, studentesse ritratti e ritratte con gli abiti che più li rappresentano in luoghi legati alla storia personale di ciascuno e ciascuna.

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