Se una volta una bella giornata e l’occasione di una partita a pallone erano viste da insegnanti e genitori come i migliori modi per distogliere gli studenti dai libri, oggi le fonti di distrazione sono aumentate, merito anche degli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Universitalia, centro di preparazione esami, ha indagato sull’argomento mettendo a confronto i nuovi modi di evasione dallo studio con quelli che invece sembrano non tramontare mai. Stilando una classifica delle fonti di distrazione, Universitalia ha rilevato che al primo posto c’è sicuramente internet e il pc, lo dichiara il 52% dei ragazzi interpellati.
Tra questi, coloro che privilegiano chat e forum sono il 18%, mentre la stragrande maggioranza trova nei social network come Facebook, il primo motivo che li spinge a lasciare le pagine dei libri e dirigersi verso il computer (44%). C’è, invece, chi dichiara di non resistere di fronte alla possibilità di navigare (22%) o di giocare un paio di partite ai giochi elettronici (16%). “La maggior parte degli universitari ha l’abitudine di tenere il proprio pc acceso anche durante le ore di studio.
Se questo può rappresentare sicuramente un utile strumento di approfondimento, è anche vero che dalla semplice ricerca è molto breve il passo che conduce al sito di interesse personale o alla musica da scaricare” afferma Anna Prassino, responsabile marketing di Universitalia. Il secondo posto in graduatoria lo occupa il telefono; che si tratti di una chiamata all’amico o al fidanzato, rispondere al telefono e magari iniziare una bella chiacchierata è una distrazione a cui il 26% dichiara di non riuscire a fare a meno.
A tal proposito Anna Prassino mette in guardia gli studenti: “Sarebbe consigliabile concedersi una pausa programmata per una telefonata piuttosto che scambiare continuamente messaggi attraverso il cellulare. Essi possono favorire la deconcentrazione, soprattutto nel momento in cui si instaurano catene di messaggi anche durante le ore di lezione”. Ma tecnologia a parte, ci sono anche le vecchie pause caffè a rappresentare sicure fonti di distrazione durante lo studio, è così per un buon 22%.
Se le brevi interruzioni tra le lezioni sono necessarie e consigliate è pur vero, come sottolinea la Prassino, che anche in questo caso il problema sorge dall’abuso che se ne fa. “Spesso, soprattutto all’interno delle facoltà, le pause per uno spuntino o per il caffè si trasformano in intere ore di interruzione dallo studio, dopo le quali è difficile riguadagnare la concentrazione e il tempo perduto”. Ma allora come fare per cercare di essere produttivi e non farsi distrarre? Lo staff di Universitalia dichiara che non esiste un metodo infallibile ed applicabile per tutti, ma consiglia qualche accorgimento utile da seguire.
“Ogni studente deve capire quali sono le principali cause che lo distolgono dagli esami universitari e agire di conseguenza. Spesso la tentazione del pc o della tv può essere superata trascorrendo le ore di studio più intense nella tranquillità di una biblioteca, se al contrario gli altri compagni di studio o il via vai di una sala di lettura riescono a farci distrarre, allora molto meglio isolarsi nella propria stanza, magari togliendo la suoneria ai cellulari e tenendosi a distanza dal proprio computer”.