Finiti gli esami di maturità, arriva il momento di decidere a quale facoltà iscriversi e non sempre gli studenti si rivelano pronti ad affrontare questa importante tappa. Il centro di preparazione degli esami universitari Universitalia mette in guardia contro le scelte affrettate, sottolineando come una valutazione sbagliata al momento dell’iscrizione sia la causa primaria dell’abbandono dell’università. “Molti neodiplomati scelgono la facoltà sulla base di ambizioni momentanee o perché convinti dalla famiglia o dagli amici.
Ma questa scarsa assunzione di responsabilità viene pagata immediatamente al primo anno di università, quando gli studenti si trovano ad affrontare un carico di studi maggiore, con un metodo diverso rispetto a quello scolastico. Solo chi ha valutato attentamente le proprie inclinazioni e la preparazione pregressa riesce a superare questa fase di adattamento e a proseguire fino alla laurea” ha dichiarato Anna Prassino, responsabile marketing di Universitalia. Universitalia ha stilato così un vademecum per aiutare tutti i neodiplomati a non perdersi nel vasto oceano dell’offerta formativa e ad individuare la strada da percorrere. La prima cosa da fare è riflettere su quelli che sono i propri interessi personali, le proprie ambizioni e i settori per i quali si è naturalmente più portati. “In questo può sicuramente aiutare il dialogo con i professori delle scuole superiori – precisa Anna Prassino – che possono sostenere il ragazzo nell’individuazione delle materie sulle quali è meglio investire, facendo riferimento sia alla preparazione dello studente sia ai suoi interessi”. Un altro consiglio è quello di considerare l’andamento del mercato del lavoro per le professioni inerenti il corso di laurea prescelto.
Universitalia suggerisce di far riferimento ai rapporti sull’occupazione dei neolaureati che vengono stilati ogni anno da organizzazioni e consorzi universitari. “Il neodiplomato deve considerare quali sono le sue priorità nella scelta di un lavoro. Se è più importante avere un contratto stabile, oppure se preferisce svolgere un mestiere creativo, ma con un rapporto di lavoro più flessibile. Bisogna considerare poi se si è disposti a viaggiare e magari anche a trasferirsi” spiega Anna Prassino. Ma un altro fattore da considerare, che spesso non viene affatto preso in esame dagli studenti, è il metodo di studio acquisito.
“Molti giovani si rivolgono ai nostri centri di preparazione proprio perché, durante gli anni scolastici, non hanno appreso un metodo di studio efficace.” La maggiore difficoltà, secondo Universitalia, sta nel riuscire a gestire autonomamente i carichi di lavoro. “Le matricole – prosegue la Prassino – hanno spesso difficoltà a rispettare i tempi e le scadenze. In questo modo, il giorno dell’esame si avvicina, ma la preparazione è scarsa. Prima di scegliere una facoltà, quindi, bisogna chiedersi: il mio metodo di studio mi permetterà di affrontare al meglio questa facoltà ? Se la risposta è no, come posso migliorarlo?”