Legge immigrazione L’aula del Consiglio regionale della Toscana ha approvato, con 40 votanti e 40 sì, la mozione motivata relativa al referendum abrogativo “Norme per l’accoglienza, l’integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nella Regione Toscana”. Risulta così accertata la regolarità circa il superamento del quorum di firme autenticate (legge regionale 23 novembre 2007) e il quesito di referendum abrogativo risulta ammissibile.
Alberto Magnolfi, capogruppo Fi-Pdl, è intervenuto in aula per ribadire la presa d’atto dell’ammissibilità e della regolarità delle procedure. Anche Alberto Monaci, capogruppo Pd, ha ribadito il rispetto delle norme che regolano queste procedure e ha detto “ci affidiamo alla convinta solidarietà che i cittadini toscani sapranno esprimere”. Marco Montemagni, gruppo misto, ha espresso parere favorevole in merito alla regolarità delle procedure, sottolineando “contrarietà a questo referendum contro gli ultimi, i diseredati, quelli che hanno bisogno di attenzione e solidarietà”. Preferenze per elezioni regionali L’aula ha detto sì, con 47 voti favorevoli su 47 votanti, all’ammissibilità del referendum consultivo: “Siete favorevoli alla proposta volta agli elettori, mediante modifica alla legge elettorale regionale, di poter esprimere una preferenza fra i candidati alla elezione del Consiglio regionale?” Marco Montemagni (gruppo misto), Alberto Magnolfi (capogruppo Fi-Pdl), Alberto Monaci (capogruppo Pd) e Marco Carraresi (capogruppo Udc) si sono espressi a favore sull’ammissibilità e sulla regolarità delle procedure per la richiesta del quesito referendario, al di là delle opinioni dibattute, questioni ancora aperte.
Carraresi ha ricordato “la Toscana è l’unica regione ad avere le liste bloccate, è necessaria un avera competizione”. Riduzione dei consiglieri regionali L’aula ha dato giudizio negativo, con 40 voti contrari e 8 astenuti (Udc, Rc-Se, Verdi-Sel, Gruppo Misto, Sd-Sel) alla mozione motivata sull’ammissibilità del referendum consultivo: “Siete favorevoli a ridurre a cinquanta il numero dei consiglieri regionali mediante una idonea modifica allo Statuto regionale?” “Niente da eccepire sulla regolarità delle procedure per la richiesta di referendum – ha detto Fabio Roggiolani (Verdi-Sel) – ma in Toscana prima si fanno le modifiche, si applicano, si rendono operative e poi si chiede la validazione al corpo elettorale”.
Alberto Magnolfi (capogruppo Fi-Pdl) e Alberto Monaci (capogruppo Pd) hanno ribadito l’ammissibilità e la regolarità delle procedure per la richiesta di referendum, confortate da relazioni tecniche allegate. (bb)