"Continuiamo a lavorare per incrementare le iniziative dell’amministrazione comunale nel campo della promozione dei diritti dei cittadini e della cittadine e l’eliminazione di ogni forma di barriera. Il nostro obiettivo è quello di cancellare le distanze, battere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale in qualunque forma queste si presentino e smetterla di considerare questi temi, quelli che riguardano la libertà delle persone, di quarta serie". Lo ha detto l’assessore alle pari opportunità e alla pubblica istruzione Rosa Maria Di Giorgi ricordando che "il Comune ha aderito, fin dal 2007 alla Carta d’intenti per la costituzione della Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere". "Partendo dalla convinzione che l’educazione possa svolgere un ruolo cruciale nel superamento degli stereotipi di genere – ha aggiunto – il nostro assessorato ha attivato, su bando della Provincia, il corso “Stereo – Oltre gli stereotipi.
Verso il rispetto delle individualità nel rispetto delle differenze di genere”. Il progetto è stato finanziato dal Fondo Sociale Europeo". "Gli stereotipi – ha sottolineato l’assessore - rappresentano delle cristallizzazioni di senso, delle formule che ci permettono di categorizzare, di semplificare la realtà e di orientarci al suo interno rapidamente e senza dover riflettere. Le generalizzazioni riducono la complessità dell’ambiente esterno ma al tempo stesso annullano le differenze, le peculiarità e le individualità.
Questa semplificazione della realtà non avviene per caso o per scelta individuale ma è determinata culturalmente, motivo per cui gli stereotipi di genere, quelle cristallizzazioni che riguardano l’essere donne e l’essere uomini, risultano molto frequenti oltre che ampiamente condivisi nella nostra società. Un esempio: quanto fatica ancora oggi una donna a far comprendere che le proprie aspirazioni e attitudini non si limitano al ruolo materno e di cura?" "Il progetto ‘Stereo’ – ha proseguito Rosa Maria Di Giorgi - si rivolge agli insegnanti di scuola dell’infanzia, agli educatori di ruolo nelle scuole e nei servizi educativi pubblici e privati dei Comuni della Provincia di Firenze e si propone di raggiungere due obiettivi principali: il primo, è quello di favorire negli adulti impegnati in un compito educativo l’acquisizione di una maggiore consapevolezza circa i propri condizionamenti culturali e le proprie possibilità di azione verso il superamento degli stereotipi e il rispetto delle differenze di genere; il secondo, è quello di accrescere le capacità delle/degli insegnanti, delle educatrici e degli educatori, nel progettare interventi educativi che rispondano ai bisogni dei bambini e delle bambine nella costruzione di identità il più possibile libere da stereotipi e aderenti alle caratteristiche e potenzialità individuali". Il progetto si articola in due fasi: la prima mirata all’acquisizione di conoscenze teoriche e allo sviluppo nei partecipanti di capacità di analisi critica e di autoanalisi circa i temi degli stereotipi e delle differenze di genere; la seconda fase è finalizzata alla realizzazione, al monitoraggio e alla documentazione di progetti educativi che verranno realizzati direttamente nelle Scuole dell’infanzia e nei servizi alla prima infanzia del Comune e della Provincia di Firenze.
52 sono stati i partecipanti complessivi, di cui 3 uomini, provenienti dalle strutture pubbliche e private presenti nel territorio. I Comuni della Provincia che hanno aderito al Progetto e che sono presenti con loro insegnanti/educatrici e Coordinatrici dei Servizi sono: Bagno a Ripoli, Fiesole, Impruneta (soggetti sostenitori), Borgo San Lorenzo, Pontassieve, Pelago, Rufina, Sesto Fiorentino. Il gruppo di lavoro di un asilo nido comunale sarà presente con tutto il personale (educatrici, esecutrici, operatrice cuciniera), mentre altre strutture vedranno la partecipazione di alcune educatrici e delle coordinatrici del loro servizio.
Il percorso formativo avrà una durata complessiva di 25 ore (da settembre 2009 a febbraio 2010) e si svolge presso la sede dell’assessorato alla Pubblica Istruzione, in via Nicolodi 2. Le due edizioni del corso, avviate a circa 15 giorni l’una dall’altra, si avvalgono di docenti esperte di pedagogia delle differenze di genere e di formatrici che hanno operato sui temi delle pari opportunità, della conciliazione e della valorizzazione delle risorse femminili nelle organizzazioni. Al termine del percorso è prevista la realizzazione di un incontro di riflessione e di scambio delle esperienze realizzate dai due gruppi in formazione, nonché la diffusione dei progetti realizzati all’interno delle diverse realtà educative.
(fn)