Un corso per combattere le origini delle discriminazioni di genere

Il percorso di formazione, organizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Firenze e realizzato a cura della Società Italiana delle Storiche, si svolgerà tra gennaio e maggio 2010 con cadenza bimensile.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2009 16:03
Un corso per combattere le origini delle discriminazioni di genere

Un corso di formazione per combattere gli stereotipi all’origine delle discriminazioni di genere. Ne ha sentito l’esigenza la Provincia di Firenze che, assieme alla Società Italiana delle Storiche, ha dato vita al corso “Fuori dal senso comune” per fornire a quelli che sono gli interlocutori privilegiati dei giovani (insegnanti delle scuole medie superiori e dipendenti pubblici che si occupano di formazione, politiche giovanili, sport e pari opportunità) gli strumenti per elaborare proposte didattiche e formative in grado di insegnare ai giovani a riconoscere e smontare gli stereotipi su cui si fondano le discriminazioni di genere.

Giovedì 3 dicembre, la Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi ospiterà la lezione inaugurale: come relatrici d’eccezione la scrittrice e giornalista Iaia Caputo, la direttrice de l’Unità Concita De Gregorio, ed Elena Pulcini, docente di filosofia dell’Università di Firenze. L’incontro sarà introdotto dal presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, dall’assessore alle Pari Opportunità Alessia Ballini, e dalla presidente della Società Italiana delle Storiche, Elisabetta Vezzosi.

Sarà infine proiettato il documentario di Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi e Cesare Cantù "Il corpo delle donne", sull’uso del corpo della donna in televisione. “Purtroppo nella cultura italiana sta prendendo piede un’idea di donna che ci auguravamo superata da tempo – ha spiegato il presidente della Provincia Andrea Barducci –, una tirannia dell’eterna giovinezza che di fatto vuole cancellare l’identità delle donne in quanto tali, e di questo la politica è sicuramente responsabile.

Per questo abbiamo sentito la necessità di ‘istituzionalizzare’ la questione: un corso di formazione è una risposta seria e non scontata, un’opportunità di approfondimento che vuol essere anche un campanello di allarme. Ringrazio quindi la Società Italiana delle Storiche per il prezioso aiuto che ci stanno offrendo nell’affrontare quella che è diventata una vera emergenza culturale”. “Gli stereotipi di genere sono una delle tante barriere che ostacolano il dinamismo sociale del nostro Paese – ha aggiunto l’assessore Alessia Ballini - ed una pesante zavorra per le donne che hanno il desiderio di vivere liberamente fuori dal senso comune.

In un momento in cui proprio dal mondo politico, dalle più importanti autorità pubbliche arrivano messaggi regressivi, riteniamo importante lavorare sul lungo periodo, con le nuove generazioni, in modo che queste potranno essere protagoniste di un processo culturale che definirei di liberazione”. Ancora oggi i pregiudizi continuano a produrre diseguaglianze, discriminazioni ed emarginazione di donne e omosessuali. Motivo che ha spinto il Parlamento Europeo a incentivare l’avvio di una serie di iniziative in cui si inserisce questo progetto, per far luce sui percorsi di costruzione e sedimentazione del fenomeno, nonché sulle sue origini sociali, politiche e culturali. Il percorso di formazione, organizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Firenze e realizzato a cura della Società Italiana delle Storiche, si svolgerà tra gennaio e maggio 2010, con cadenza bimensile nella sala “Nicola Pistelli” di Palazzo Medici Riccardi.

I corsisti saranno impegnati per 26 ore complessive, e i temi del corso spazieranno dalla presenza di stereotipi nel linguaggio quotidiano al peso del genere sessuale sulle scelte di vita, passando per il connubio tra l’identità di genere e la cultura visuale, il rapporto tra la paternità e la maternità, e le imposizioni sulle scelte sessuali dettate dalla categorizzazione di genere. Il corso è a numero chiuso e la partecipazione è totalmente gratuita. Per la domanda di ammissione o maggiori informazioni, cliccare qui.

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