Dopo il voto favorevole della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Pace, anche il Consiglio comunale approva all'unanimità il recepimento della Carta europea per l'uguaglianza di donne e uomini nella vita locale e regionale. Il documento era stato redatto a conclusione del progetto “La città per l’uguaglianza” realizzato dal Consiglio dei Comuni e delle regioni d’Europa (Ccre), in collaborazione con numerosi partner e sostenuto dalla Commissione Eu nell’ambito del V Programma d’azione comunitario.
Il voto di ieri del Consiglio potrebbe essere il primo passo verso l'attuazione concreta di quel principio di uguaglianza che anche la nostra Costituzione sancisce, "ma - come spiega la consigliera Giuliani del Pd- per essere attuato pienamente tale diritto non basta che sia riconosciuto per legge, deve comprendere donne e uomini ed essere effettivamente esercitato riguardo a tutti gli aspetti della vita, da quello politico, a quello economico, a quello sociale e culturale, con un approccio nuovo, operando cambiamenti consistenti e strutturali.
In questo contesto gli enti locali sono gli ambiti privilegiati dalla Carta proprio perché più vicini ai cittadini". Come evidenzia il recente rapporto del World Economic Forum, i numeri della disuguaglianze fra i generi sono ancora preoccupanti e l'Italia quest'anno, a causa del persistere di indici negativi sulla partecipazione delle donne alla vita economica del paese (solo il 52% rispetto al 75% degli uomini), è al 72esimo posto, su 134, nella classifica relativa al rapporto annuale sul "Gender-Gap".
Nonostante l'unanimità, comunque, la deliberazione sulla Carta è stata anche motivo di polemica politica tra opposizione e maggioranza. Il consigliere Donzelli (Pdl), infatti, ha lamentato lo scarso senso di responsabilità e di rispetto per il problema delle pari opportunità da parte delle donne del Consiglio, ed in particolare di quelle del Pd, le quali avrebbero "imbalsamato" la Commissione Pari Opportunità per banali questioni di nomine. "Le donne - ha denunciato Donzelli - non hanno voluto gli uomini in Commissione per la tutela dei loro diritti, ma in questo modo non li difendono affatto".
Pronta la risposta della consigliera Giuliani, che afferma "è una Commissione consiliare e come tale è una commissione in cui si fa politica". Alessandro Xenos