Si è tenuta oggi, a Palazzo Medici Riccardi la presentazione del convegno "Una ribellione necessaria: Lesbiche, gay e trans: 40, 30, 20 anni di movimento" che l’associazione “Azione gay e lesbica” organizza da venerdì 6 a domenica 8 novembre, in occasione del suo ventesimo anno di attività sul territorio fiorentino. A presentare il convegno Francesca Cavarocchi e Graziella Bertozzo, del direttivo di Azione gay e lesbica. Francesca Cavarocchi ha illustrato il taglio storico del convegno “che avvicina - attraverso testimonianze, ricostruzione di storia dei movimenti, proiezioni - tre grandi inizi, pur in diverse scale d’importanza: la rivolta di Stonewall (1969), la nascita del movimento delle lesbiche a Firenze (1979), la nascita del Circolo Azione gay e lesbica (1989)”.
Il convegno sarà arricchito da una serie di proiezioni e di mostre fotografiche e documentarie. Ha ribadito inoltre l’importanza del riconoscimento del valore dell’iniziativa da parte della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, del Comune di Firenze, del Dipartimento di Filologia Moderna dell’Università degli Studi di Firenze e della Società Italiana delle Storiche, attraverso i patrocini concessi all’iniziativa. Graziella Bertozzo ha invece evidenziato il significato generale che assume il convegno, in un momento di restringimento degli spazi per tutti i movimenti, ed ha illustrato alcune delle iniziative collaterali volte a coinvolgere la cittadinanza, fra cui la campagna promozionale sugli autobus Ataf.
Ha specificato che l’”emergenza omofobia” non esiste ma che siamo di fronte ad un aumento della violenza politica nel nostro paese a cui si può rispondere solo in maniera complessiva. A tal proposito ha sottolineato l’importanza della collaborazione dell’Arci nell’organizzazione del convegno. “La Provincia – dice l’Assessore alle Pari opportunità, Alessia Ballini – supporta con piacere e convinzione un’iniziativa che ha un valore storico e politico per la città e il nostro territorio; l’impegno della provincia è quello di lavorare, fuori dalle parole d’ordine del sensazionalismo e dell’emergenza, alla costruzione di una società delle differenze; il contributo che movimenti sociali come quello gay e lesbico possono dare è importante e va valorizzato”.