I 400 chilometri di Via Francigena in Toscana, dal passo della Cisa a Radicofani, hanno ora un “Master Plan”, cioè un piano che individua con concretezza le infrastrutture da realizzare, tutte “leggere” e a basso impatto ambientale, per dare “fisicità” e visibilità all'antico sentiero di pellegrinaggio. Il piano è stato presentato oggi a Roma a Palazzo Chigi dal ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla e dall'assessore alla cultura, turismo, e commercio della Regione Toscana, Paolo Cocchi. "La Via Francigena è un progetto turistico importante che tocca le corde dello spirito e affonda le sue radici nella storia del nostro paese coniugando la dimensione religiosa con quella paesaggistica, storica, culturale - ha affermato il ministro Brambilla -.
Il Ministero del turismo si sta impegnando nella sua valorizzazione anche per far conoscere ai turisti di tutto il mondo la nostra storia cristiana, puntando in particolare sui giovani. Un plauso alla Regione Toscana, capofila del progetto interregionale, per questo master plan esemplare che contribuirà a promuovere non solo il suo tracciato regionale, ma l'intero percorso italiano dalla Valle d'Aosta a Roma". "Da tempo – ha detto l'assessore Cocchi - la Regione Toscana ha assunto come priorità culturale e turistica la valorizzazione di un itinerario dentro la Toscana più medievale che attraversa da nord a sud il suo territorio, immerso in un paesaggio di straordinario fascino che niente ha da invidiare al più celebre Cammino di Santiago.
Un itinerario che può veramente, per bellezza e capacità di evocazione, essere preso come paradigma del nuovo modo di viaggiare slow, facendo del viaggio - a piedi, a cavallo, in bici o anche in macchina - un viaggio interiore, un percorso dello spirito, religioso o laico che sia, che arricchisce la storia e l’esperienza personale". Per mettere in atto il piano, alla cui stesura hanno lavorato la Regione Toscana, le cinque Province e i 38 Comuni dislocati sul tracciato ufficiale, l'amministrazione regionale su iniziativa dell'assessore Cocchi ha stanziato quattro milioni di euro provenienti dalle misure infrastrutturali di turismo e cultura che saranno assegnati ai Comuni.
Questi finanziamenti serviranno a realizzare e omogeneizzare segnaletica, arredo urbano, restauri e messa in sicurezza dei percorsi, attrezzature delle aree di sosta e punti di informazione. L’operazione “segnaletica”, fondamentale per poter promuovere turisticamente la Francigena, è strettamente collegata al percorso automobilistico. Il Master plan individua infatti, parallelo e talvolta intersecato con quello a piedi, un percorso per le macchine (appositamente tra cciato in modo da non disturbare o recare pericolo a chi invece va a piedi) per chi voglia “fare assaggi” della Via Francigena o combinare pezzi di percorso a piedi, a cavallo o in bicicletta con “by pass” in automobile.
Nel Master plan presentato oggi sono stati individuati anche altri interventi infrastrutturali (per altri 4 milioni) di maggior rilevanza economica, cofinanziati dai Comuni, che saranno coperti finanziariamente con gli strumenti ordinari. A queste strutture (ostelli per pellegrini, percorsi cicloturistici escursionistici, uffici di informazione e accoglienza, restauri di beni storici culturali architettonici), è stato attribuito dal Master plan un “bollino rosso”, in quanto funzionali al miglioramento della Via Francigena.
Il metodo di lavoro adottato dalla Regione viene proposto dalla Toscana, che è capofila del progetto interregionale “Via Francigena”, anche all e altre Regioni che fanno parte del progetto per realizzare una Via Francigena italiana. "Il progetto europeo della Via Francigena – è intervenuto Massimo Tedeschi, presidente dell'Associazione europea Vie Francigene (Aevf) - è un grande volano di rilancio del turismo sostenibile nazionale ed europeo. Il numero crescente di pellegrini e viandanti - in forte aumento giovani e stranieri - dimostra un enorme interesse per questa moderna "greenway".
La Toscana, fra le sette Regioni italiane dell'itinerario di Sigerico, è di gran lunga la più interessata sia perché è toccata da un terzo dell’intero itinerario, sia perché il percorso, che attraversa la cosiddetta Toscana minore, è particolarmente affascinante sotto il profilo paesaggistico, artistico, culturale, ambientale". Sulla Via Francigena la Regione Toscana ha avviato una collaborazione anche con l'Orp (Opera Romana Pellegrinaggi): dal 10 al 12 dicembre si terrà a Chianciano un grande meeting internazionale organizzato in collaborazione con la Regione durante il quale ai 250 delegati dell'Orp verrà presentato il “prodotto” Via Francigena.
di Lorenza Pampaloni