“Quali iniziative intenda concretamente organizzare, eventualmente di concerto con altri Ministeri, onde ottenere l’approvazione della candidatura a patrimonio mondiale dell’Unesco della Via Francigena?”
A chiederlo al ministro per i Beni e le Attività culturali, Sandro Bondi, che ha proposto tale candidatura è stato, Riccardo Migliori, vicecoordinatore vicario del Pdl.
“Ad oggi è avviata la prima fase di ricognizione, per verificare un possibile percorso di candidatura - ha spiegato Bondi -.
Dopo aver individuato un’ipotesi di perimetrazione, sarà possibile predisporre la documentazione per l’inserimento nella Lista Propositiva Italiana. In seguito, insieme alle amministrazioni locali, andrà definito un piano di gestione. Dopo circa un anno e mezzo di valutazione da parte degli organismi tecnici internazionali il Comitato della Patrimonio Mondiale perverrà ad una decisione circa l’iscrizione o meno del sito nella lista Unesco”.
Nella proposta di Bondi sarà la Val d’Orcia (Siena) il territorio-pilota per questo importante riconoscimento, che dovrebbe poi estendersi all’antica strada che portava i pellegrini 'romei', con un percorso di 800 chilometri dal Gran San Bernardo fino a Roma.
“Qualora tale candidatura fosse accolta - spiegava Migliori nella sua interrogazione - la Val d’Orcia diventerebbe l’unico territorio, a livello mondiale, con tre siti dell’Unesco al suo interno, considerati il centro storico di Pienza e il Parco artistico naturale e culturale della Val d’Orcia, su cui insiste uno dei tratti più significativi della Via Francigena.
E ciò costituirebbe un ulteriore elemento di promozione economico-turistico-culturale per il territorio senese”.