Il centro storico di Firenze sarà il quartiere dove sperimentare nuove soluzioni

L'iniziativa riguarderà tutta quell’area che attraversa piazza Duomo, piazza San Lorenzo, piazza dell’Unità, Santa Maria Novella, via della Scala, parte di via del Palazzuolo fino a Borgo Ognissanti.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 novembre 2009 17:53
Il centro storico di Firenze sarà il quartiere dove sperimentare nuove soluzioni

Un quartiere prototipo di circa 4 chilometri quadrati dove provare nuove tecnologie, nuovi sistemi di lavaggio delle strade, di interramento dei cassonetti (già a partire da dicembre). In pieno centro storico. In tutta quell’area che attraversa piazza Duomo, piazza San Lorenzo, piazza dell’Unità, Santa Maria Novella, via della Scala, parte di via del Palazzuolo fino a Borgo Ognissanti. L’annuncio della definizione dei perimetri della nuova area prototipo (concordata con il sindaco Matteo Renzi) l’ha fatto il presidente di Quadrifoglio spa Giorgio Moretti che stamani è stato ascoltato insieme al direttore Livio Giannotti dalla commissione bilancio di Palazzo Vecchio presieduta da Massimo Fratini.

“L’idea guida del quartiere prototipo – ha spiegato Fratini è quella non solo di rendere più efficiente il servizio, ma anche quella di monitorare e studiare nel dettaglio soluzioni importanti da esportare nel resto della città. Quella di oggi sulla Tia è un altro snodo importante di quelli che intendiamo affrontare in commissione (contratti tramvia, Ici, entrate tributarie, eccetera)”. L’audizione di oggi ha toccato vari punti: costi e sistema di smaltimento rifiuti, ricavi di Quadrifoglio fino all’altro annuncio di Moretti: quello che nella prossima bolletta Tia i cittadini troveranno un allegato che spiega nel dettaglio le tariffe e le compara con altre città italiane ed evidenzia che fra le città d’arte Firenze è quella che paga mediamente una tariffa d’igiene urbana più bassa, circa 148,02euro l’anno per 100 metri quadri di casa e una famiglia media di tre persone.

Roma ne paga 293.30, Venezia 232,18, Genova 211,80. Ed è una tariffa anche minore rispetto ad Arezzo (208,89 euro per 100 metri quadri e 3 persone). E rimarranno costi comunque minori anche se quest’anno la Tia aumenterà di circa 9 euro a famiglia. Chi pagava 148,02 euro, ne pagherà 157,17. “Un aumento – ha detto Moretti - tutto dovuto agli incrementi dei costi di discarica”. Perché questo è infatti il ‘problema’ di Firenze. “Oltre 4 dei 6milioni di euro di maggiori costi – ha detto Fratini - rispetto al 2008 sono dovuti all’impossibilità di utilizzare la discarica di Case Passerini inviando i rifiuti fuori Firenze”.

Secondo il presidente di Quadrifoglio è necessaria una sensibilizzazione politica affinché la Toscana si doti di un sistema di smaltimento più efficiente. “Ci sono due milioni e mezzo di rifiuti e un sistema di termovalorizzatori assolutamente insufficiente e in Toscana c’è un frazionamento eccessivo. Di soggetti tipo Quadrifoglio in Toscana ce ne sono 52, in Emila Romagna 3. In Toscana ci sono 3 ATO in Emilia Romagna 1. “Non abbiamo un sistema – ha detto Moretti - governato da un unico soggetto, sono quindi impossibili razionalizzazioni ed economie di scala”.

E per quanto riguarda lo smaltimento sia Fratini che Moretti concordano sul fatto che “occorrerebbe che la Regione contribuisse a calmierare i prezzi. Portare i rifiuti fuori costa 180 euro a tonnellata per lo smaltimento e moltiplicandolo per le 240mila tonnellate di rifiuti indifferenziati vengono cifre alte”. Moretti lancia anche un appello “affinché la politica si attivi per ricercare strumenti incentivanti all’utilizzo, anche industriale, dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata che sta costantemente crescendo ma che necessita di un’attenzione molto più forte nel ciclo terminale”.

Per quanto riguarda lo spazzamento in commissione è stata ribadita la necessità di fare delle scelte. Le nuove spazzatrici Sweepy Jet (al momento Quadrifoglio ne ha due che diventeranno entro breve 7) consentono di pulire le strade senza spostare la macchina ma non potranno essere usate, data la loro lentezza (800 metri l’ora invece che gli attuali 5 chilometri) in tutte le strade, ma in quelle sufficientemente grandi, in modo da non intralciare il traffico, fino a coprire il 50 per cento del territorio fiorentino.

Ovviamente sono più costose, fra i 60 e i 180mila euro e costa di più anche il servizio perché bisogna utilizzare due operatori anziché uno. La replica del Pdl “Con la chiusura di Case Passerini il costo per lo smaltimento dei rifiuti non differenziati aumenterà del 134% rispetto al costo attuale, cifra che ricadrà inevitabilmente sui cittadini. Ancora una volta i fiorentini pagheranno per la pessima amministrazione del centrosinistra che non ha saputo dare, in tutti questi anni di amministrazione, una risposta seria a questo annoso problema”.

Lo affermano i consiglieri del Pdl Emanuele Roselli, Massimo Sabatini e Antonio Giambanco. “Con la chiusura della discarica di Sesto - spiegano i consiglieri - i rifiuti dovranno essere trasportati nel comune di Peccioli (Pisa) con un costo aggiuntivo di 100 euro a tonnellata che passerà quindi da 75 a 175, un aumento del 134%. Se si considera che i rifiuti non differenziati prodotti in un anno sono circa 240.000 tonnellate, è facile calcolare l’aumento dei costi che ricadranno sui cittadini: ben 24 milioni di euro all’anno.

Di questi 100 euro aggiuntivi, 13,70 euro andranno al Comune di Peccioli, 20 alla Provincia di Pisa, 20 all’Ato di riferimento e 20,50 alla Regione Toscana”. “Anche se fino ad oggi Firenze poteva vantare una tariffa più leggera rispetto ad altre città italiane - continuano Roselli, Sabatini e Giambanco -, ben presto i fiorentini si vedranno aumentare considerevolmente le proprie tariffe. Quanto dichiarato dal presidente di Quadrifoglio Giorgio Moretti in commissione bilancio non lascia spazio ad interpretazioni: ‘chi dice che le tariffe non aumenteranno dice una falsità’, sottolineando poi la difficoltà a trattare tariffe minori per lo smaltimento visto che in Toscana ci si trova, di fatto, in una situazione di monopolio dovuto alla mancanza di un termovalorizzatore, unica reale alternativa alla discarica pisana”.

“Un monopolio - concludono i consiglieri del centrodestra - che il centrosinistra ha contribuito non poco a creare, non attuando politiche e progetti che avrebbero garantito non solo una risposta efficace al problema dei rifiuti, ma avrebbero rappresentato anche una fonte di entrata considerevole da ridistribuire poi sul territorio. Basti pensare che ad oggi il comune di Peccioli è uno dei comuni più ricchi d’Italia che, grazie alla scellerata politica del centrosinistra, i fiorentini contribuiranno ancor più ad arricchire”.

(edl)

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