Il dibattito che si è svolto ieri a Palazzo Strozzi Sacrati, in sala Pegaso, prendendo spunto da una serie di proposte messe a punto dalla community toscana del Club Ambrosetti, l'istituto di ricerca che si è avvalso, per l'occasione, della collaborazione di un comitato guida prestigioso, composto dai vertici delle aziende più importanti e con Giacomo Vaciago come advisor. La ricerca si è data quattro obiettivi, realizzare una Toscana intelligente, attrattiva, accogliente, accessibile, prefiggendosi il compito di formulare, per ciascuno di essi, una linea di azione che possa portare, entro il 2015, a realizzarli, diminuendo così il gap che separa la Toscana da altre regioni, italiane ed europee, prese di v olta in volta a riferimento. Regione intelligente Il primo obiettivo (impresa intelligente e distretti riqualificati) parte dal presupposto che un'impresa diventa tanto più intelligente quanto più sa innovare, aprirsi all'internazionalizzazione, attrarre talenti e cervelli.
Il distretto è il motore della crescita dell'economia toscana e questa formula organizzativa resta centrale per il suo sviluppo ulteriore. Per questo la riconfigurazione strategica dei distretti, raccomandata dagli esperti, è essenziale per rendere più competitiva la Regione. La regione europea presa a termine di confronto, in questo caso il Baden Wuettemberg, nel 2005 presenta 385 brevetti depositati per milione di abitanti, la Toscana 55,8 (la media italiana è di 61,7 e quella della migliore regione italiana, l'Emilia Romagna, di 146,3 brevetti per milione di abitanti).
Come arrivare all'obiettivo? Realizzando reti pubblico private per finan ziare progetti di ricerca, programmi per attirare i cervelli dall'Italia e dall'estero, facilitare forme di aggregazione delle piccole e medie imprese con le grandi, partecipare ai costi di ricerca e sviluppo sostenuti dalle realtà imprenditoriali del territorio, fare programmi di educazione per tutta la vita, riconfigurare i distretti produttivi. Regione accogliente Migliorare la posizione già buona della Toscana, che già possiede un marchio forte e un mix unico città d'arte, paesaggio, storia, cultura.
Come? Elaborando un piano turistico regionale per far crescere le vocazioni dei territori, piani d'azione per ciascuna vocazione, rafforzare quei settori in cui si prevede un ritorno maggiore a livello economico. Regione accessibile Garantire la comunicazione e la connessione del territorio è fondamentale per fare della Toscana un'area interessante anche per chi viene dall'estero, come turista e come investitore. Anche in questo caso la ricetta prevede un piano regionale per l'accessibilità fisica e digitale, ma anche piano di azione di dettaglio per ciascuna opera infrastrutturale ritenuta strategica, individuando le infrastrutture prioritarie per elevare la competitività regionale. Regione attrattiva Il fatturato di imprese estere o con partecipazioni estere ha rappresentato nel 2006 solo il 15 % del PIL profotto in Toscana (IN Italia il dato è del 31% e in Lombardia del 73%), collocando la Toscana al dodicesimo posto fra le regioni italiane.
Un'inversione di rotta è possibile a patto che si attivi un piano ad hoc accompagnato da una strategia di comunicazione in grado di raggiungere tutti gli interessati.