"La crisi economica si combatte soprattutto con nuove idee di sviluppo. Per questo la via scelta dal governo regionale è incentrata sulla green economy, opzione unica per garantire un futuro alle prossime generazioni e al nostro pianeta; scelta indispensabile per sostenere e rinnovare in questa fase di passaggio il sistema economico della nostra regione". Con queste parole il presidente Claudio Martini ha presentato la prima edizione dei “Green Days”, tre giorni interamente dedicati all'ambiente e allo sviluppo, organizzati a pochi giorni dalla Conferenza di Copenaghen sui mutamenti climatici. Martini ha continuato: "La sostenibilità fa bene all'economia, oltre che all'ambiente, ed è necessario ora più che mai investire in ricerca e in sviluppo tecnologico.
Compiere oggi scelte trasversali nel settore della Green economy vuol dire introdurre una consis tente discontinuità nel modo di governare, dalla cultura d'impresa ai nostri modi di vivere. Una discontinuità che dovrà coinvolgere tutti, a partire dalla Regione agli Enti locali, dalle Università al mondo della cultura e dell'economia, dalle imprese fino ai singoli cittadini". Ecco quali sono per il presidente Martini gli obiettivi delle politiche economiche regionali fondate sulla sostenibilità: "E' necessario sviluppare politiche pubbliche fortemente integrate fra di loro per realizzare un sistema in grado di ottimizzare la diffusione delle energie rinnovabili tra le famiglie, le imprese e le pubbliche amministrazioni.
Dobbiamo anche ridurre le importazioni di energia, a partire dal petrolio e creare una conoscenza specifica sulle alternative possibili, grazie al ruolo delle università e dei centri di ricerca. Allo stesso tempo – ha continuato Martini - vanno create le condizioni per la nascita di un’industria vocata alla produzione di impianti o di componenti di impianti green e a tutta una serie di nuove professionalità altamente qualificate. Infine – ha concluso il presidente – è necessario sviluppare le potenzialità della Green economy nel settore agricolo, che più di altri soffre questa crisi". Alla conferenza stampa hanno preso parte anche gli assessori regionali più coinvolti nel portare avanti politiche sostenibili nel territorio toscano.
L'assessore alla casa Eugenio Baronti ha ricordato come sia importante "riqualificare profondamente uno dei settori trainanti dell'economia, quello dell'edilizia e quindi della bioedilizia; il nostro obiettivo è quello proporre la Toscana come territorio chiave per la progettazione, produzione e commercializzazione di tecniche e materiali costruttivi adatti per la fascia climatica mediterranea e combattere così l'espansione del riscaldamento terrestre". L'assessore alla difesa del suolo e ai servizi idrici Marco Betti ha fatto il punto su come affrontare l'evoluzione dei tempi: "Viviamo un'epoca grave, che ci obbliga a riconsiderare il pensiero economico e politico figlio del Novecento.
La prima è più importante opera pubblica utile al Paese è quindi la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio. Allo stesso tempo è necessario lavorare per la tutela della biodiversità, per la difesa del suolo e delle risorse idriche". Anna Rita Bramerini, assessore all'ambiente, ha ricordato infine: "l'importante lavoro svolto dalla Regione in questi anni nell'ambito della sostenibilità ambientale; un lavoro utile a ridefinire l'identità dell'intera regione partendo dai servizi di pubblica utilità, come ad esempio la gestione dei rifiuti.
Affrontare la sfida dell'innovazione in questo campo è il necessario passaggio per far tornare a competere le nostre imprese". di Cristiano Lucchi