Con sentenza emessa lo scorso 11 novembre 2009, il Giudice penale del Tribunale di Firenze Dott.ssa Masi ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di alcuni soggetti coinvolti in una truffa ai danni di risparmiatori fiorentini. Questi ultimi, pensando di affidare i loro risparmi (in alcuni casi assai ingenti) alla società Remar SIM, che avrebbe dovuto gestire un conto presso la Banca UBS di Lugano (la seconda banca del mondo), avevano scoperto, dopo anni dalla sottoscrizione del contratto presso l’istituto di credito svizzero, che, alcuni soggetti che ai tempi lavoravano presso la sede fiorentina di Remar e presso la sede di Lugano di UBS avevano in realtà gestito i conti a proprio vantaggio, creando addirittura una società (“Leonardo Finance Corporation”) realizzata appositamente per truffare i clienti. A quel punto, i risparmiatori (tra cui spicca il nome di Benedetto Annigoni, figlio del noto pittore) hanno presentato una denuncia sporta in sede penale, in cui non contestava (semplicemente e/o esclusivamente) investimenti “andati male”, ma una vera e propria truffa organizzata, da diverse persone in concorso tra loro, al fine di gestire illegalmente il risparmio mediante soggetti non autorizzati, con conseguente danno per i risparmiatori. L’ipotesi di condotta fraudolenta dei due imputati è stata, peraltro, recepita dagli inquirenti ed ha portato alla chiara condanna di un noto uomo d’affari fiorentino (ai tempi operante presso la sede fiorentina di Remar SIM) e di un rappresentante della celebre Banca svizzera UBS. Le imputazioni riguardavano sia, appunto, la raccolta abusiva del risparmio (mediante l’interposizione di una società off-shore di cui i risparmiatori ignoravano l’esistenza), sia diversi episodi di appropriazione indebita di danari in danno di una delle parti civili. In particolare, la dottoressa Masi ha condannato gli imputati, ma, relativamente a diverse posizioni anche non coincidenti con quelle già viste, ha più limitatamente accertato la prescrizione dei fatti, evidentemente riconoscendone l’implicita responsabilità penale, al di là dei perentori termini di giudizio indicati dalla legge. I risparmiatori (difesi dagli avvocati Daniele Minotti di Genova e Andrea Sirotti Gaudenzi di Cesena) hanno ottenuto la più ampia soddisfazione, grazie al riconoscimento dell’illegittima condotta, che –secondo il Giudice Dottoressa Masi- andava giudicata in Italia, nonostante i tentativi di alcuni imputati di far dichiarare la competenza dei Giudici svizzeri (per il coinvolgimento di una Banca svizzera). I risparmiatori coinvolti nella truffa, stante il coinvolgimento acclarato di soggetti che facevano capo alla società Remar e alla Banca UBS, hanno presentato anche due domande giudiziali in sede civile dinnanzi al Tribunale di Firenze per ottenere il risarcimento di tutti i danni subìti.
In particolare, uno dei giudizi, assegnato al Giudice civile dottoressa Isabella Mariani, davanti alla quale si è svolta udienza lo scorso 17 novembre.