Rifinanziamento del fondo di garanzia per le Pmi con 11 milioni di euro; attivazione di un fondo di garanzia per il microcredito alle famiglie toscane in difficoltà (1,5 milioni di euro), e ancora provvedimenti per le garanzia sulle cambiali agrarie da parte delle imprese agricole, lo smobilizzo dei crediti verso la pubblica amministrazione, l'intervento a garanzia delle imprese femminili (780 mila euro) ed un fondo di partecipazione al capitale per il rilancio di impresa. Queste le novità emerse dall'incontro che si è tenuto stamattina a Palazzo Strozzi Sacrati tra il presidente Martini e i rappresentanti di banche e fondazioni. Durante il confronto, che ha visto tra i partecipanti anche il vice presidente Gelli e gli assessori Brenna, Fragai, Bertolucci e Salvadori, è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento di accordi ed intese in atto con il sistema creditizio toscano.
Al termine il presidente Martini ha sottolineato "la grande disponibilità da parte del sistema creditizio toscano a condividere il lavoro con quello imprenditoriale. Le banche, da parte loro, hanno manifestato la volontà di agevolare l'accesso al credito rendendo il sistema più fluido. Sotto questo profilo è essenziale un dialogo continuo con le imprese. In questo momento occorre da parte di tutti uno sforzo straordinario, da affrontare con strumenti straordinari. Un altro elemento cruciale è anche il miglioramento dello scambio di informazioni". Microcredito per famiglie in difficoltà La Regione garantirà in modo gratuito l'80% circa (fino a 4.000 euro per famiglia) per fronteggiare le situazioni più difficili.
Verrà sviluppata una rete 'di ascolto', con il coinvolgimento delle più importanti organizzazioni del volontariato toscano, in grado di assistere le famiglie nella presentazione della domanda e accompagnarle fino alla restituzione del prestito. L'investimento regionale è di circa 1,5 milioni di euro. Emergenza economia Il rifinanziamento di 11 milioni di euro del fondo di garanzia per dare liquidità alle Pmi toscane, grazie anche alla controgaranzia statale, permetterà di far affluire alle imprese altri 275 milioni di euro nei prossimi 6-9 mesi, oltre ai 362 milioni di euro già accolti.
"Questo nuovo intervento – ha aggiunto Martini – ha anche l'obiettivo di guardare oltre la crisi. Le garanzie regionali serviranno per favorire la ricapitalizzazione delle Pmi toscane. Auspichiamo che le banche mettano a disposizione delle imprese prestiti partecipativi per incentivare i soci ad immettere risorse fresche, in modo da rafforzare il patrimonio". Monte dei Paschi di Siena e Cassa di Risparmio di Firenze hanno già raccolto l’invito del presidente Martini dichiarando la disponibilità ad erogare a favore delle Pmi toscane 50 milioni di euro ciascuno di prestiti partecipativi. Fidi Toscana ha fornito i dati aggiornati al 16 ottobre sulle domande presentate dalle aziende per l'accesso al credito: 3.281 le richieste per oltre 818 milioni di euro, accolte 2.071, per oltre 433 milioni di finanziamenti (1.625, per 362 milioni di euro, per liquidità; 446, per 71 milioni di euro, per investimenti). Garanzia sulle cambiali agrarie Per consentire alle aziende agricole di usufruire maggiormente delle garanzie regionali, considerato che sono quelle che hanno avuto meno possibilità oltre a essere anche quelle che hanno i maggiori problemi di accesso al credito, è stato deciso di includere tra le iniziative che possono essere ammesse alla misura liquidità anche la garanzia gratuita al 60% sulle cambiali agrarie, strumento creditizio ampiamente usato nel settore. Aiuti alle imprese rosa Garanzie regionali gratuite (con copertura “a prima richiesta” dell’80% del rischio bancario) alle micro e piccole imprese femminili, grazie a circa 780 mila euro in due anni (2009 e 2010) in grado di 'attivare' circa 19 milioni di euro di nuovi finanziamenti.
Si calcola che in Toscana ci siano oltre 97 mila imprenditrici, quasi il 23% del totale. Spesso hanno rilevanti problemi di accesso al credito. Previsto anche un intervento di microcredito “al femminile” con procedure semplificate e più snelle. L’intervento è interamente aggiuntivo rispetto alle misure di garanzia regionale già operative per tutte le Pmi, anche femminili. Smobilizzo crediti verso la Pa Viene dato nuovo impulso a questo accordo, garantendo al 60% e a prima richiesta il finanziamento da parte delle banche dei crediti vantati dalle imprese nei confronti di qualsiasi Pa.
In tal modo le imprese potranno ottenere subito dalle banche, a tassi contenuti, la liquidità che gli è stata sottratta a causa del ritardo dei pagamenti da parte della Pa. Il presidente Martini ha auspicato che tutte le Pa debitrici nei confronti delle imprese effettuino in tempi rapidi l’accettazione del credito consentendo così lo smobilizzo alle condizioni migliori. Rilancio di imprese in difficoltà L'obiettivo è attivare, presso Sici (Sviluppo Imprese Centro Italia), un fondo Fidi Toscana/Banche/Fondazioni bancarie (che dovrebbe avere una dotazione di 65-70 milioni di euro) da utilizzare a sostegno di imprese in temporanea difficoltà ed in situazioni speciali, ma che sia anche in grado fungere da elemento attrattivo di idee imprenditoriali in Toscana.
L'idea è costituire nuove società capaci di rilevare gli asset di imprese in crisi, assicurandone la continuità aziendale e preservandone il capitale umano. di Federico Taverniti