Il Pdl contrario al progetto di vendere spazi parcheggio ai privati

Torselli: "Problemi di ordine morale e materiale". Roselli: "L’amministrazione è preoccupata più di far cassa che di riorganizzare in modo intelligente la sosta".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2009 18:32
Il Pdl contrario al progetto di vendere spazi parcheggio ai privati

“La riorganizzazione della sosta sul territorio comunale di Firenze voluta dal sindaco Renzi e presentata ieri in commissione mobilità nasce già con due gravissimi problemi: uno di ordine morale, l’altro materiale. Ritengo infatti moralmente inaccettabile che il comune ‘venda’ la pubblica strada a dei privati, mentre il riassetto dei posti auto creerà una discriminazione tra ricchi e poveri ed un prevedibile caos per quanto riguarda la cosiddetta sosta libera”. E' quanto ha detto il consigliere del Pdl Francesco Torselli, membro della commissione mobilità del comune di Firenze.

“Il primo problema è senz’altro di ordine morale – ha spiegato Torselli – laddove l’amministrazione comunale si arroga il diritto di ‘vendere’ un pezzo di strada, di proprietà di tutto il popolo, ad un singolo cittadino. La novità voluta da Renzi delle cosiddette ‘strisce viola’ si diversifica dagli attuali parcheggi a pagamento nel fatto che un residente può ‘comperare’ per un anno o più un pezzo di strada pubblica per parcheggiarvici la propria auto in maniera esclusiva.

In questa maniera si creerà una prima discriminazione tra chi può permettersi il posto privato sotto casa e chi sarà costretto ad inseguire un posto auto ‘normale’. Questa novità inoltre produce un controsenso non da poco: oggi si paga il parcheggio per il tempo in cui il veicolo è in sosta, dopo si pagherà anche il tempo in cui il veicolo non occupa il suolo pubblico, impedendo per giunta ad altri cittadini di usufruire di uno spazio di proprietà di tutta la comunità. L’altro grande dilemma riguarda invece il funzionamento dei parcheggi a pagamento per i non residenti – ha proseguito Torselli – laddove la sosta non sarà più regolamentata dai parcometri, ma solo ed esclusivamente da dispositivi prepagati.

E se i cittadini di Firenze saranno costretti a munirsi del dispositivo prepagato per parcheggiare in una zona della città diversa da quella di residenza, immaginiamoci cosa potrà accadere con i residenti fuori dai confini comunali che, arrivati a Firenze potranno parcheggiare solo dopo aver acquistato il dispositivo prepagato. Dunque – ha aggiunto ancora il consigliere di centrodestra – strisce bianche libere per tutti, ma non sappiamo ancora in quale percentuale, strisce blu riservate ai residenti ‘normali’ ed a coloro che, lavorando in una zona differente da quella di abitazione, saranno costretti ad acquistare un abbonamento che già sappiamo avrà un costo superiore a quello per l’utilizzo del mezzo pubblico, strisce viola per i residenti vip che possono permettersi oltre 100 euro al mese di canone per avere un parcheggio riservato sotto casa, strisce rosa, quelle per le mamme in dolce attesa, sparite misteriosamente dalla delibera illustrataci ieri in commissione dall’assessore Mattei, e tutto questo pur di rivoluzionare la sosta e permettere a Renzi di recitare una volta ancora il ruolo di grande innovatore.

Un’innovazione dell’attuale sistema di parcheggio a Firenze era necessario – conclude Torselli – ma una rivoluzione che preveda la ‘vendita’ del suolo pubblico a dei privati, l’introduzione di regole che causano discriminazioni su basi economiche e la soppressione dei parcometri per affidarsi esclusivamente a strumenti di pre-pagamento della sosta non è una ricetta che possiamo accettare”. “Grande preoccupazione per il progetto di riorganizzazione della sosta in città: l’amministrazione è preoccupata più di far cassa che di riorganizzare in modo intelligente la sosta".

Lo ha detto il consigliere del Pdl Emanule Roselli. "Tutto dipenderà dai numeri e dalle proporzioni tra i posti bianchi gratuiti, i posti blu a pagamento, e i posti viola in vendita per uso esclusivo, ma è chiaro che per rendere appetibile, se non addirittura 'necessario', l’acquisto dei posti viola per i residenti – si è parlato di cifre che partono da 1.200euro l’anno per 8.000 posti ad uso esclusivo – i numeri dei posti gratuiti per i residenti saranno molto ridotti rispetto a quelli attuali".

Secondo Roselli "ci troveremo così con le macchine di grossa cilindrata parcheggiate comodamente sotto casa, mentre i proprietari delle utilitarie saranno costretti a farsi delle belle camminate per colmare la distanza tra la propria auto e la loro abitazione. Restano poi tutte da chiarire le modalità di assegnazione dei posti blu e viola, nel caso in cui la domanda superi l’offerta e i servizi alternativi che si intendono offrire per i pendolari non residenti: il mancato raccordo dell’ufficio mobilità con Ataf e il silenzio sul funzionamento e la creazione di parcheggi scambiatori nelle periferie cittadine, lasciano pensare che la nuova riorganizzazione sia stata dettata soprattutto dalla necessità di far cassa, più che dalla volontà di rispondere ad un bisogno, sempre più urgente, dei cittadini” (lb)

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