Ammontano già a oltre 365 milioni di euro gli acquisti di beni e servizi effettuati online dalle amministrazioni pubbliche toscane negli ultimi due anni – 183 milioni per 79 procedure solo gli acquisti che fanno capo alla Regione, anche come centrale di committenza per il territorio, con altre 22 procedure per 62 milioni ancora in corso - e tuttavia siamo solo all'inizio di una grande trasformazione nei rapporti tra uffici pubblici e imprese che non potrà che portare sensibili vantaggi. Di tutto questo si è parlato questa mattina al Palaffari di Firenze, in occasione di un convegno sull'e-procurement – questo il termine tecnico con cui si indica gli acquisti da parte della pubblica amministrazione tramite le nuove tecnologie – che è stata anche l'occasione per firmare un'intesa per la realizzazione di attività di promozione e diffusione presso le imprese toscane della conoscenza e dell'utilizzo degli strumenti di e-procurement.
Con la Regione Toscana, rappresentata dal vicepresidente Federico Gelli, hanno firmato Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confapi. "Procedure più semplici e trasparenti, maggiore partecipazione alle gare e quindi più concorrenza, sensibili risparmi di tempo e di costi – ha sottolineato Gelli -. Tutto questo ci si attende dalla diffusione del cosiddetto e-procurement. Opportunità che la Toscana sta cogliendo sempre di più, grazie anche al particolare impegno del governo regionale in questa legislatura.
In questi mesi ci impegneremo a definire tutti gli strumenti necessari perché, con i prossimi 5 anni di governo regionale, sia possibile fare un ulteriore salto di qualità. Il volume d'affari è già elevato, ma si può crescere ancora. Tutto questo con la consapevo lezza che anche questo è un tassello importante per portare la nostra economia fuori dalla crisi". L'intesa firmata oggi impegna Regione e associazioni di categoria a promuovere l'e-procurement tra le imprese, anche attraverso specifiche attività di formazione, ma guarda oltre, puntando alla costituzione di un vero e proprio Mercato elettronico della Toscana.
"Anche questa è una sfida importante – sottolinea Gelli – Stiamo lavorando perché le nostre imprese siano presenti sul mercato elettronico, con i loro cataloghi e i loro listini visibili per tutti i possibili acquirenti". di Paolo Ciampi