“La salute dei cittadini al primo posto”. Con questa priorità l’assessore all’ambiente Cristina Scaletti ha presentato oggi il piano di azione contro il rischio amianto in tutti gli edifici, pubblici e privati, della città. Conoscenza, informazione e azione (attraverso la bonifica e l’inertizzazione) sono le varie fasi in cui si articola il piano. “Il piano che ci apprestiamo a mettere a punto – sottolinea l’assessore Scaletti – e che è il primo realizzato in Toscana, parte dal presupposto che le strutture di copertura contenenti amianto, anche se non immediatamente pericolose, possono essere potenziali fattori di rischio per la salubrità cittadina o in conseguenza di eventi di rottura o perché in prospettiva, sotto l’azione degli agenti atmosferici, potrebbero perdere la capacità di trattenimento dei leganti che le costituiscono e rilasciare le fibre di amianto nell’atmosfera.
Risulta quindi opportuno in una logica di programmazione degli interventi sul patrimonio pubblico e di incentivazione per gli interventi su quello privato fotografare la situazione attuale e mettere a punto azioni strategiche per raggiungere l’obiettivo pluriennale della completa sostituzione o inertizzazione attraverso opportuno trattamento delle coperture potenzialmente pericolose”. Il piano prevederà una prima parte costituita da un quadro conoscitivo di tutte le coperture in amianto sia private che pubbliche attraverso la georeferenziazione della collocazione e della dimensione delle coperture in amianto in matrice solida presenti sul territorio comunale.
Poi si passerà all’analisi delle riprese da satellite e delle riprese aeree e, in parallelo, alla raccolta delle banche dati già esistenti (Comune, Provincia, Asl, Azienda Ospedaliera di Careggi, Arpat, Ferrovie dello Stato). Il censimento finale quindi sarà costituito dall’aggregazione delle informazioni reperite nelle banche dati preesistenti con quelle acquisite durante i sopralluoghi sugli immobili individuati dall’analisi congiunta di cartografia e fotografie aeree in modo da ottenere una fotografia in termini di collocazione, dimensionamento e stato di degrado. La parte operativa, per quanto riguarda la programmazione degli interventi sul patrimonio privato, potrà basarsi sul meccanismo dell’incentivazione alle operazioni di manutenzione straordinaria dei privati cittadini attraverso l’erogazione di contributi, ma anche sfruttando la possibilità di coordinamento e di indirizzo dell’amministrazione nella sostituzione, ove possibile urbanisticamente, con coperture per lo sfruttamento energetico dell’energia solare che possono usufruire di varie fonti di finanziamento o di incentivazione. “La parte operativa degli interventi sul patrimonio comunale – dice ancora l’assessore Scaletti – si baserà sui piani triennali di manutenzione degli immobili e per quanto riguarda gli altri enti pubblici che saranno individuati, su protocolli d’azione comuni che sicuramente scaturiranno dalla condivisione che sarà trovata su problematiche relative alla salute della collettività che non possono che essere condivise da tutti”. L’assessore Scaletti ci tiene a sottolineare che “il piano non sostituirà le azioni conseguenti alla verifica di una situazione di pericolosità immediata riscontrata dai vari organi competenti che troverà la proprio soluzione nell’emissioni di tutti gli atti per la rimozione del rischio della salute pubblica così come d’altra parte è avvenuto fino ad adesso”.
“La prima parte del piano – conclude l’assessore Scaletti – sarà avviata nei prossimi giorni e prevediamo che trovi il suo completamento nell’arco dell’anno 2010. Successivamente si metterà a punto la parte operativa”. (fd)