La conferma veniva data anche da alcuni abitanti della zona industriale di Montemurlo, i quali riferivano, confermando ai militari del Nas Carabinieri quello che anche loro avevano avuto modo di osservare, senza però individuare precisamente il sito, di un continuo movimento di furgoni e container, per trasporto di alimenti, entrare e uscire da un enorme capannone, apparentemente disabitato: qualcuno di loro sbirciando all'interno, aveva avuto anche modo di vedere la presenza di scatole contenenti alimenti.
La pattuglia degli ispettori del Nas accertava la presenza di quanto riferito: sbirciavano anche loro, dalle crepe presenti tra una porta e il muro, anche loro prendevano visione delle numerose scatole contenenti alimenti, di provenienza cinese e gli ideogrammi apposti sulle scatole erano riconducibili ad alimenti di vietata importazione. Gli accertamenti eseguiti, contestualmente alla scoperta, di quel magazzino di 1000 mq, al momento abbandonato, privo di insegne riconducibili a ditte, utilizzato come deposito alimentare, non davano modo ai Carabinieri del Nas di risalire al propietario della merce: al fine di evitare l'immissione sul mercato di quei prodotti veniva attivata una sorveglianza fissa la quale terminava dopo circa 10 ore: quando all'arrivo di un furgone, con tre cinesi a bordo, i militari si sorprendevano allorchè dal mezzo scendeva un loro “conoscente”, a cui, nel corso del 2008, era stato chiuso un altro analogo magazzino.
I militari facevano ingresso nel locale subito dopo l'apertura, nel momento in cui i cittadini cinesi si accingevano a riempire il furgone per mettere in circolazione, in ristoranti, supermercati e ai propri connazionali gli alimenti e i farmaci depositati all'interno del magazzino, risultante completamente privo di autorizzazioni, sporco e invaso dai roditori, i quali tranquillamente potevano entrare e uscire dalle crepe presenti sui muri. Al termine del controllo è stato posto sotto sequestro: oltre 36.500 uova denominate dei Centanni, alimenti per oltre 70.000 confezioni di carne di maiale e di manzo e 200 confezioni di sciroppo di produzione cinese per le malattaie respiratorie. La merce tutta importata dalla Cina era arrivata all'ultima fase, quella della vendita finale, baipassando tutte le frontiere e le dogane incontrate lungo il percorso. Al termine i militari del Nas Firenze, coadiuvati dai colleghi della Tenenza Carabinieri di Montemurlo, i quali hanno collaborato per l'identificazione, denunciavano alla Procura della Repubblica di Prato per l'illecita importazione di alimenti e farmaci i cittadini cinesi individuati, due uomini e una donna, l'uomo di Prato e gli altri due dimoranti nella provincia di Cuneo, tutti quarantenni: il locale abusivo a deposito alimentare è stato sigillato.