L’eccellenza senese sbarca in Cina con l’Enoteca Italiana alla Fiera Food & Hospitality China 2009, uno dei saloni internazionali dell’agroalimentare più importanti al mondo. Per tre giorni a Shangai, da mercoledì 18 a venerdì 20 novembre, trenta vini di Arezzo, Firenze, Grosseto e Siena potranno essere degustati dal pubblico orientale sotto la sapiente guida dell’Ente Nazionale Vini. Lo stand dedicato alla Toscana sarà suddiviso tra Grosseto (Provincia), Siena (Camera di Commercio di Siena e Provincia), Arezzo (Provincia e Associazione e strade del vino di Arezzo), Firenze (Camera di Commercio di Firenze). “Noi come Enoteca Italiana – afferma il presidente Claudio Galletti - siamo ormai un punto di riferimento dell’eccellenza italiana in Cina grazie a YiShang-La Casa del Vino Toscana, un’enoteca poli-funzionale nata nel cuore della super potenza d’Asia per affermare e diffondere la cultura enologica della nostra Regione”. Il 18 novembre proprio la sede di YiShang, sancirà l’incontro tra i produttori toscani presenti alla fiera cinese e 50 importatori provenienti da diverse province della Cina.
A fare gli onori di casa saranno Claudio Galletti e Fabio Carlesi, presidente e direttore dell’Enoteca Italiana che presenteranno agli ospiti la splendida struttura di 380 metri quadrati aperta nel centralissimo distretto di Luwan, a Shanghai. Il mercato cinese rappresenta una grande opportunità per i vini toscani. Il numero dei consumatori supera i 10 milioni e questa cifra tenderà ad aumentare. I prezzi si aggirano tra 2-3 euro per il vino cinese in bottiglia e 8-18 euro per i vini d’importazione.
Questi ultimi hanno conquistato l’80% del mercato del vino a Shangai, città da sempre sensibile all’influenza di gusti e mode occidentali. Il consumatore tipo preferisce vini giovani, invitanti e di prezzo medio. Dal 2003 al 2008 le esportazioni italiane sono passate da 400mila a 26 milioni di dollari. Una vera e propria esplosione se si considera che il principale canale di collocamento del prodotto è quello della ristorazione. Secondo i dati dell'Ice il vino si consuma prevalentemente fuori casa, in occasioni di festeggiamenti e banchetti (per il capodanno cinese si registra un picco di vendite del 30%). La scommessa per i produttori italiani è quella di inserirsi in un mercato in cui da anni è la Francia a farla da padrone, con 98 milioni di dollari di vendite realizzate nel 2007, anche grazie alla forte presenza delle catene di distribuzione francesi come Carrefour (250 punti vendita) e Auchan.