Cava dismessa di Legri: una storia a lieto fine

A qualcuno potrà sembrare strano sapere che nel nostro Paese a volte le cose funzionano bene e portano a dei risultati positivi, ma a volte, per fortuna, questo succede.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2009 17:52
Cava dismessa di Legri: una storia a lieto fine

A fine anno 2008 una pattuglia di guardie giurate volontarie Wwf, durante un servizio di vigilanza ittica svolto lungo un affluente del torrente Marina, in località Legri, nel comune di Calenzano, rilevò sulla riva sinistra la presenza di una cava di pietra a cielo aperto ormai dismessa ed abbandonata con ancora presente, ed accessibile a chiunque, vecchi macchinari fuoriuso, gabinetti prefabbricati fatiscenti, pneumatici movimento terra usati, enormi cisterne arrugginite, strutture cadenti di tubi innocenti ed altro ancora.

Il facile accesso alla cava dalla vicina strada provinciale che, costeggiando il torrente, dalla Chiusa porta a Legri, aveva inoltre favorito l'accumulo di rifiuti di ogni genere al suo interno, trasportati nottetempo da coloro che illegalmente volevano disfarsene. La cosa fu subito documentata fotograficamente e segnalata all'autorità territoriale competente cioè l'Amministrazione Comunale di Calenzano la quale, tramite l'allora vicesindaco ed assessore all'Ambiente Biagioli, promise il suo impegno per risalire ai responsabili di tale degrado ambientale commesso ai danni di una stupenda vallata meta, soprattutto in estate, di intere famiglie in cerca di meritato relax, e provvedere alla non facile bonifica dell'intera area. Ad ottobre 2009 la gradita sorpresa: sempre in occasione di un normale servizio di vigilanza delle guardie volontarie effettuato in tale zona (servizi svolti al fine sia di prevenire che di reprimere con sanzioni pecuniare amministrative e, nei casi più gravi, con denunce alla magistratura eventuali illeciti di carattere ambientale, ittico, venatorio e zoofilo) le stesse guardie hanno potuto constatare la completa ripulitura e messa in sicurezza dell'intera vasta area occupata dall' ex cava e la sua chiusura con enormi blocchi di cemento per impedirne l'accesso motorizzato ad eventuali malintenzionati che altrimenti l' avrebbero nuovamente adoperata come discarica abusiva. "Tramite Maria Pia Pelagatti, comandate la Polizia Municipale di Calenzano, con la quale nel frattempo si è instaurato un proficuo rapporto di collaborazione per la segnalazione di auto abbandonate e di rifiuti vari nel territorio di sua competenza al fine di stroncarli sul nascere ed impedire che col tempo aumentino a dismisura come invece è avvenuto per la cava di Legri, abbiamo fatto i nostri più sentiti complimenti a Biagioli, divenuto nel frattempo sindaco di Calenzano, per il lavoro svolto, la professionalità e la serietà dimostrata da lui e dai suoi collaboratori.

Un ringraziamento per l'ottimo lavoro svolto anche da parte di quei cittadini particolarmente sensibili alle tematiche ambientali che sempre più spesso si rivolgono alla nostra Associazione, ed in particolare al Nucleo di Guardie Giurate Volontarie Wwf, per fare da tramite con le Istituzioni al fine di preservare più integro possibile il territorio in cui vivono e lavorano" si legge nel comunicato del Wwf. Facciamo presente che le nostre guardie operano in stretta collaborazione con la Polizia Provinciale e che ad oggi le loro segnalazioni ed i loro rilievi hanno sempre trovato la giusta attenzione ed avuto un riscontro positivo anche con le altre Amministrazioni comunali della Piana fiorentina, l'area più industrializzata della nostra Provincia il cui territorio paga purtroppo un maggiore tributo ambientale. Nella foto, d'archivio, un'immagine che non vorremmo mai vedere.

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