“Le regioni italiane devono combattere la tentazione di competere tra loro, ‘strappandosi’ i flussi turistici in una sorta di battaglia domestica. L’obiettivo da perseguire è invece quello di lavorare insieme in un orizzonte internazionale, combattendo la crisi con scelte condivise, proponendo politiche fondate su una visione contemporanea del turismo sostenibile, basate sui principi di responsabilità, accoglienza e qualità”. Sono le parole del vicesindaco Dario Nardella che stamani ha aperto “Euromeeting”, il seminario internazionale sul turismo sostenibile organizzato dalla Regione Toscana alla Fortezza da Basso. “Trattandosi di un settore fortemente trasversale, pur non esistendo una politica autonoma a livello comunitario- ha detto ancora Nardella - l’interesse di tutte le Istituzioni dell’Unione Europea si sta sempre più volgendo verso questo comparto considerato, a giusto titolo, come strategico per la crescita e l’occupazione: il turismo è infatti divenuto un settore strategico per l’economia europea a cui tutte le politiche, siano esse sovra regionali, regionali o locali, prestano oggi attenzione.
La politica europea sul turismo può essere un vero e proprio laboratorio permanente di dibattito, una piattaforma di condivisione di buone pratiche, di scambio di esperienze, di sperimentazione di modelli condivisi, in cui il Comune di Firenze si riconosce pienamente. In questo periodo di crisi, anche il turismo nella nostra città ha subito ripercussioni sia nel settore alberghiero che sull’intero comparto dei servizi, con andamenti negativi anche sul fronte della fruizione dei musei. A questa situazione critica occorre rispondere con azioni integrate, cercando di presentare la città con l’insieme delle sue opportunità; non solo con azioni di promozione territoriale per così dire ‘pura’, ma anche con iniziative tese a presentare Firenze quale città viva e sinergica, quale nuovo vettore di un turismo rinnovato e sostenibile.
Perché per Firenze, così come per tutte le mete turistiche italiane ed europee, la necessità è quella di essere competitiva su scala internazionale, senza cercare ‘avversari’ nel proprio vicino di casa”. (ag)