Dopo quarantott'ore di indagini serrate (visione di filmati, testimonianze, controlli incrociati) la Squadra Mobile di Firenze ha arrestato un trentaduenne di Legnano (in provincia di Milano). Su di lui penderebbe il sospetto di essere l'autore materiale dell'aggressione avvenuta nella notte fra il 9 ed il 10 settembre in piazza Salvemini a Firenze, aggressione che ha ridotto in fin di vita un giovane gay fiorentino. Al momento dell'arresto, inoltre, nell'alloggio dell'uomo sarebbero stati rinvenuti alcuni indumenti intrisi di sangue che saranno analizzati per scoprire se appartiene alla vittima. “Accogliamo con soddisfazione e sollievo la conferma secondo cui uno dei due aggressori del ragazzo gay è stato fermato dalla Squadra Mobile di Firenze”. Così, in una nota stampa l'Arcigay Firenze “Il Giglio Rosa” commenta gli sviluppi nell'inchiesta sul pestaggio e aggiunge: “appena siamo venuti a conoscenza del fermo, ci siamo precipitati in Questura per incontrare il questore di Firenze Giuseppe Tagliente, che ci ha confermato la sua personale vicinanza al ragazzo, alla famiglia e ad Arcigay Firenze.
Esprimiamo la gratitudine di tutta la nostra associazione per l’eccellente lavoro di indagine portato avanti dalle forze della Polizia della città, in particolare del dottor Filippo Ferri, con cui ci siamo coordinati dal primo momento per raccogliere testimonianze e informazioni preziose ai fini dell’indagine”. “L’azione tempestiva delle forze dell’ordine è la positiva dimostrazione che i cittadini e le cittadine lesbiche, gay, bisessuali e transgender a Firenze possono stare tranquilli per il clima di collaborazione con le autorità e le istituzioni di questa città, che ancora una volta si è dimostrato solido e duraturo” e spiega ancora la nota “come Arcigay Firenze 'Il Giglio Rosa', ci costituiremo parte civile al processo con i nostri legali Paola Pasquinuzzi e Alessandro Traversi e invitiamo a fare lo stesso il Comune, la Provincia e la Regione, che sono stati vicinissimi al giovane, alla famiglia e alla comunità lgbt fiorentina e toscana”.
Secondo le prime ricostruzioni il pestaggio sarebbe scaturito dopo presunti approcci non graditi verificatisi nel locale per gay dove la vittima ed il suo aggressore si trovavano. Oltre al trentaduenne sarebbe stato individuato anche un altro uomo la cui posizione è al vaglio degli inquirenti (ma non sembra abbia partecipato alla violenza). Soddisfazione per la velocità con cui si stanno svolgendo le indagini è stata espressa dal sindaco di Firenze Matteo Renzi. E questo pomeriggio si è discusso del grave atto di violenza sia in Consiglio comunale che in Consiglio Provinciale. A Palazzo Vecchio è stato l'assessore Massimo Mattei a riferire su quanto accaduto nella notte fra il 9 ed il 10 settembre scorso. “Il Comune di Firenze invii il gonfalone della città di Firenze alla manifestazione nazionale contro l'omo-transfobia che si terrà a Roma il 10 ottobre 2009”.
E' quanto ha chiesto la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo presentando un'apposita mozione. L'atto, inoltre, impegna il sindaco ad intervenire presso il governo perché proceda ad una modifica della legge Mancino, introducendo l’aggravante per i reati di omofobia e transfobia, e intraprenda reali azioni a tutela dell'incolumità delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender e al riconoscimento dei diritti. “Si tratta di azioni che, tra l'altro, risultano essere in linea con le posizioni già espresse in questo senso dal sindaco Renzi e dall'assessore Mattei”, ha spiegato De Zordo. “In questi giorni a Firenze si è verificato un atto gravissimo di aggressione nei confronti di un ragazzo omosessuale – ha sottolineato De Zordo – al quale rinnoviamo la nostra massima solidarietà e vicinanza.
L'episodio ha messo in luce anche a Firenze un problema che nella nostra società è sempre più diffuso: secondo una ricerca condotta recentemente dalla Regione Toscana, il 27% degli omosessuali (o trans) hanno subito aggressione fisiche o verbali per la loro condizione di genere. Crediamo che la città di Firenze debba partecipare in prima linea alla reazione necessaria nei confronti del fenomeno dell'omo/transfobia”. Oltre ad una mozione, presentata da Fusi e Fiorentini (Pd), per promuovere il rispetto delle diversità culturali, religiose e sessuali con corsi nelle scuole medie e superiori, le forze di centrosinistra hanno chiesto un Consiglio provinciale straordinario aperto e con la presenza di rappresentatnti di Regione e Comune di Firenze. Anche il Pdl ha chiesto la convocazione di un apposito Consiglio provinciale entro il mese d'ottobre.