Firenze: giovane gay pestato a sangue in piazza Salvemini

Un ragazzo di 26 anni, nella notte tra il 9 e 10 settembre, poche ore dopo il presidio-fiaccolata unitario sui ponti fiorentini contro l’omo-transfobia, è stato pestato a sangue in piazza Salvemini mentre rientrava a casa.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2009 17:00
Firenze: giovane gay pestato a sangue in piazza Salvemini

“Un ragazzo di 26 anni, nella notte tra il 9 e 10 settembre, poche ore dopo il presidio-fiaccolata unitario sui ponti fiorentini contro l’omo-transfobia, è stato pestato a sangue da due italiani in piazza Salvemini, mentre rientrava a casa dopo una serata trascorsa in un locale gay fiorentino”. E quanto denuncia Arcigay Firenze “Il Giglio Rosa”, in contatto diretto con il ragazzo e la famiglia. “Siamo vicinissimi al ragazzo e alla sua famiglia, e siamo scossi dal fatto che anche la città di Firenze sia protagonista di un episodio di inaudita violenza ai danni di una persona omosessuale, proprio a poche ore dalla grossa mobilitazione contro la violenza omofobica che aveva visto una straordinaria partecipazione della cittadinanza.

Il ragazzo” prosegue l’associazione “era stato avvicinato e minacciato da due uomini nel corso della serata di mercoledì all’interno di un locale gay del centro. I due erano stati allontanati dai gestori. Intorno alle 3 del mattino, il giovane sarebbe uscito dal locale e si sarebbe diretto a piedi verso piazza Salvemini, dove i due uomini, di circa 35 e 40 anni, lo avrebbero aspettato e gli si sarebbero scagliati contro a mani nude. Il ventiseienne è stato trovato in un bagno di sangue da alcuni amici e accompagnato a casa in auto intorno alle 5.

Nella prima mattinata di ieri, giovedì 10 settembre, il ragazzo è stato portato al Pronto Soccorso e successivamente ricoverato d’urgenza. Gli sono state diagnosticate, oltre che contusioni e tumefazioni, molteplici fratture: agli zigomi, alla mandibola e al naso. Questo pomeriggio sarà operato. Al momento il giovane gay è ancora sotto choc. Chiediamo però la collaborazione di tutte e tutti affinché possano essere individuati dagli inquirenti i due aggressori. Nel frattempo, oltre a fornire alla famiglia un primo aiuto psicologico, abbiamo dato mandato ai legali della nostra associazione, avvocati Alessandro Traversi e Paola Pasquinuzzi, di raccogliere la denuncia del ragazzo”. “Invitiamo autorità e istituzioni a non considerarlo come un episodio isolato - prosegue il comunicato dell'associazione - e chiediamo agli inquirenti di indagare accuratamente affinché gli aggressori possano essere identificati e fermati quanto prima.

Chiediamo a tutta la comunità lesbiche, gay, bisessuali e transgender di non avere paura, ma soprattutto di rimanere compatta e continuare con coraggio e determinazione il percorso di sensibilizzazione e isolamento delle frange violente in città. Valuteremo assieme alle altre sigle e associazioni fiorentine e nazionali quale risposta dare all’ennesimo episodio di violenza ai danni della comunità lgbt che coinvolge il nostro paese”.

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