Il meccanismo era semplice e collaudato, secondo quanto ha ricostruito la Procura, e ieri il Gip Rosario Lupo ha confermato pienamente il quadro indiziario emerso dall'inchiesta. La principale ipotesi di reato è di associazione a delinquere finalizzata ad abusi edilizi. Contestata anche la corruzione ai soci della società edilizia Quadra [nella foto la sede] fondata tra gli altri dall'ex presidente dell'ordine degli architetti di Firenze, Riccardo Bartoloni, e l'ex capogruppo del PD, Alberto Formigli, già Presidente della Commissione urbanistica di Palazzo Vecchio.
Formigli aveva ceduto le quote nel 2003, ma, secondo i pm Giuseppina Mione e Leopoldo De Gregorio, continuava a a interpretare il duplice ruolo di consigliere comunale e "socio occulto", mentre l'ex presidente della commissione urbanistica di Palazzo Vecchio Anton Giulio Barbaro, Pd, "attuava le intenzioni di Quadra”. Come pure i dipendenti comunali Ciolli e Benedetti, che si mettevano a disposizione della società, assicurando per anni il rilascio dei permessi a costruire. “Abbiamo sempre evidenziato nel corso degli anni che a Firenze esisteva una questione urbanistica, oggi dopo le vicende della magistratura uniamo la questione urbanistica ad una questione morale legata al PD”.
Lo hanno detto i consiglieri del Pdl Marco Stella e Jacopo Cellai. “Negli ultimi anni abbiamo denunciato che alcuni interventi urbanistici ci lasciavano perplessi. Ora con l'indagine della magistratura si apre un nuovo capitolo che è tutto giudiziario. Non vogliamo certo sostituirci alla magistratura ne trarre conclusioni, la giustizia farà il suo corso, ma crediamo che politicamente esista una questione, morale interna al PD, alla quale non può sottrarsi nemmeno il sindaco Matteo Renzi.
Ci domandiamo anche se il sindaco Matteo Renzi appartenga sempre al partito democratico? Oppure non ha più la tessera?”. Secondo i due esponenti del centro destra “risulterebbe altrettanto inquietante il silenzio di tutta la classe dirigente del partito democratico, e soprattutto quella dell'ex sindaco Leonardo Domenici che nell'ultimo anno ha tenuto la delega all'urbanistica. Per capire la gravità della situazione e di come la questione morale sia seria basti pensare che le delibere oggetto dell'indagine della magistratura sono tutte passate in consiglio comunale con il voto favorevole di tutto il centro sinistra, di tutti i consiglieri comunali della passata amministrazione, anche di coloro che sono stati riconfermati in questo consiglio comunale.
Se a questo aggiungiamo che risulta inquisito anche il vice presidente eletto nella lista Renzi Salvatore Scino, questo fa capire la gravità della situazione”. “Crediamo – hanno detto Stella e Cellai - che per fare un servizio alla città nessuno debba nascondersi dietro annunci di facciata, fare chiarezza serve alla città. E' necessario istituire una commissione d'indagine per accertare la regolarità e la correttezza di determinate attività amministrative comunali, così come previsto dal Regolamento del Comune di Firenze in seguito alle indagini della magistratura che coinvolgono dipendenti comunali e l'intero settore della politica urbanistica cittadina, riteniamo necessario approfondire le questioni urbanistiche.
Oggi più che mai le scelte urbanistiche fatte in passato non devono lasciare dubbi. Non c'e nessuna volontà di sostituirsi alla magistratura, che farà il proprio corso, da parte nostra c'è invece la volontà di coinvolgere tutto il consiglio per trasparenza In questo ragionamento sulla trasparenza si inserisce il Piano Strutturale. Tutti i soggetti che risultano inquisiti dalla magistratura sono anche gli estensori politici del piano strutturale. Quindi ci domandiamo quali siano state le finalità del piano strutturale che ritarda lo sviluppo della città? Il Sindaco venga lunedì a relazionare in consiglio comunale sul Piano strutturale, e quali sono le intenzioni di questa maggioranza in merito.
Il Comune può andare oltre la data ultima utile per l'approvazione? E' tecnicamente possibile rimandare l'approvazione del piano strutturale? Quali potrebbero essere le conseguenze, o è intenzione di questa amministrazione approvarlo?” Queste le domande che attendono risposta dei due consiglieri di centro destra. “Il Comune renda pubbliche tutte le modifiche urbanistiche riconducibili allo studio Quadra srl e ai suoi amministratori e soci, approvate dal consiglio comunale di Firenze a partire dal maggio 2003, quando il consigliere comunale Alberto Formigli fu nominato presidente della commissione urbanistica”.
A chiederlo in un'interrogazione urgente presentata al sindaco e alla giunta è la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo. “E' necessario che l'amministrazione comunale mostri in questa vicenda reale trasparenza nei fatti, e non soltanto a parole” - spiega De Zordo -. Per anni si è proceduto a cementificare il territorio attraverso varianti e piani di recupero, al di fuori di ogni logica di pianificazione urbanistica e indipendentemente dai reali bisogni della città.
Su questo siamo intervenuti più volte e abbiamo sempre votato contro ogni ulteriore densificazione urbana legata a atti stralciati da un quadro complessivo. Così come più volte abbiamo chiesto di fare chiarezza sulla collusione fra poteri economici, ambienti amministrativi e referenti politici”. “In particolare - continua - sono molti i complessi realizzati dalla Quadra ed altri i cantieri aperti sui quali abbiamo chiesto che il Comune effettui le dovute verifiche. Questa città deve salvaguardarsi, verificando immediatamente gli strumenti urbanistici approntati nel periodo a cui si riferisce l'indagine in corso della magistratura, a partire dallo stesso piano strutturale”. "E' quanto mai necessario, dato il procedimento giudiziario in corso e la gravità delle accuse mosse alle persone coinvolte, che l'amministrazione sospenda tutte le pratiche e i provvedimenti edilizi in cui è coinvolta la società Quadra".
Lo dichiara il consigliere del Pdl Emanuele Roselli che ha presentato una interrogazione urgente al sindaco. "E' un atto dovuto data la gravità delle accuse e l'ampiezza dell'indagine giudiziaria in corso - continua Roselli -. Quanto accaduto apre poi molti interrogativi sul Piano strutturale, che devono esser sciolti quanto prima e con strumenti adeguati alla gravità della questione". “Possibile che nessuno in Palazzo Vecchio fosse al corrente di ciò che stava accadendo e che nessuno abbia mai fatto niente per cambiare questo stato di cose?”.
È quanto si domanda Mario Razzanelli, capogruppo di “Firenze c’è” in consiglio comunale, in riferimento agli scandali emersi nella gestione dell’urbanistica a Firenze. “E’ vero – aggiunge Razzanelli – che spetta alla magistratura accertare se siano stati commessi dei reati, ma senza dubbio ci sono delle gravi responsabilità politiche da parte di chi avrebbe dovuto esercitare quelle funzioni di controllo proprie dell’organo politico, che sono state omesse per anni anche da parte di qualcuno che siede nuovamente sui banchi del Salone dei Dugento”.
Il capogruppo conclude dicendo che “occorre fare chiarezza. Tutta l’opposizione ha chiesto ieri una commissione d’indagine sulla vicenda. Spetta adesso al sindaco, se veramente vuol segnare quella discontinuità col passato più volte dichiarata, darne il “via libera” senza tentennamenti”. "Domani durante la seduta della commissione urbanistica in Palazzo Vecchio chiederò nuovamente alla commissione di aprire, come prevede il regolamento comunale, un’ inchiesta sui recuperi urbanistici che non sono passati dal consiglio in base alla appartenenza alla classe 6 delle norme tecniche di attuazione con particolare attenzione per quelli progettati dalla Quadra o autorizzati dai dipendenti comunali inquisiti" Lo ha annunciato il consigliere Giovanni Donzelli del PDL.
"Presenterò la stessa richiesta del 2 luglio 2008. Lo scorso anno l'intervento dell'allora presidente di commissione Barbaro convinse la maggioranza a bocciare la mia richiesta. Vedremo se domani gli eletti del PD di Bonifazi si comporteranno come i loro predecessori guidati da Formigli e se la presidente Meucci si comporterà come si comportò l'allora Presidente Barbaro”. “La notizia in prima pagina su tutti i quotidiani locali di oggi è, ovviamente, l’inchiesta della Procura di Firenze sulla cooperativa Quadra e sul mondo dell’edilizia fiorentina.
Non mi piace commentare notizie che riguardano indagini in corso e non lo farò nemmeno adesso. Sarebbe, infatti, troppo facile dire che quel sistema riguardava la vecchia amministrazione e non quella che si è insediata a giugno, cosa per altro vera, e che quindi non ci interessa ma purtroppo non è così: perché, se quello che i magistrati sospettano, fosse confermato, si tratterebbe di un sistema di potere che avrebbe guidato le scelte di Firenze non sulla base del bene dei cittadini ma di alcuni privati, e quindi riguarderebbe comunque tutti noi.
Per questo spero che la vicenda possa chiarirsi al più presto”. Lo ha detto Andrea Pugliese, consigliere del Pd in Palazzo Vecchio, intervenendo nel dibattito aperto dalla vicenda Quadra per una riflessione sulle politiche per lo sviluppo futuro e la vivibilità di Firenze. “Conosco personalmente alcune persone coinvolte e certi comportamenti attuati mi sembrano umanamente impossibili. Purtroppo il “processo” mediatico ha altri tempi rispetto a quello giudiziario, e sovente ha anche altri “finali”.
Sempre sfogliando i giornali leggo che Legambiente ha presentato l’annuale rapporto su “Ecosistema urbano”: si tratta di una classifica nazionale basata sugli standard di vita delle principali città. I risultati della Toscana per quest’anno non sono “felici” e vedono peggiorare tutti i capoluoghi di provincia a cominciare dal più “virtuoso”, ovvero Siena, 5° in classifica nazionale. Ma in che stato è Firenze? La nostra città ha perso, in un anno, 23 posizioni finendo al 38° posto.
Secondo Legambiente a peggiorare è soprattutto la qualità dell’aria, sempre più inquinata dalle polveri sottili, il famigerato pm10. La colpa sarebbe da attribuirsi soprattutto ai numerosi cantieri presenti in città. In un’intervista Piero Baronti, presidente di Legambiente, dice che non si può imputare la colpa di tutto ciò alla nuova Amministrazione comunale perché i dati si riferiscono ai mesi passati. E’ vero, ma è vero anche che ci troviamo a dover gestire un’eredità pesante.
Credo che queste due notizie siano in parte correlate tra loro. Nel mio discorso a sostegno del Documento programmatico per Firenze, presentato da Renzi la scorsa settimana, ho detto che è necessario passare dalla politica del “costruire” a quella dell’”abitare” per far si che la città torni ad essere a misura dei cittadini, puntando su sostenibilità e vivibilità. Le notizie che leggo oggi sui giornali mi convincono sempre più che questo è indispensabile per il futuro di Firenze: la sfida che ci troviamo davanti è difficile ma credo che questa Amministrazione abbia cominciato muovendosi bene.
Sarà un cammino lungo e per avere successo avremo bisogno del contributo di tutti i fiorentini, partecipi nel migliorare la loro città”.