Spontaneità e naturalezza: queste le condizioni per vivere bene il rapporto di coppia anche di fronte ai problemi che possono insorgere nella sfera sessuale. Lo dicono gli abitanti della Toscana nell’ambito della ricerca “Gli italiani, i rapporti sessuali e la disfunzione erettile” condotta da AstraRicerche con il supporto di Lilly. Sono molto interessanti le risposte date dal campione rappresentativo dei 5.450.000 uomini e donne nella fascia d’età tra i 30 e i 60 residenti nell’area geografica che si può identificare come “centro-alto:” (Toscana, Liguria , Emilia-Romagna, Marche e Umbria).
Alla domanda: "Quali condizioni rendono i rapporti sessuali più validi e soddisfacenti" il 75% ha riportato "fare l’amore in modo spontaneo" e il 55% "quando sorge il desiderio". E se il sesso dovesse subire qualche… rallentamento? Uomini e donne hanno le idee ben chiare anche nel caso in cui si dovesse presentare un disturbo come la disfunzione erettile. Circa la metà degli intervistati ha precisato che le cure specifiche per la DE sono più valide se permettono di fare l’amore spontaneamente, quando sorge il desiderio.
"L’amore e la passione che entrambi i partner dichiarano di provare, sono emozioni troppo forti e insostituibili per pensare di farne a meno a causa della DE” - dichiara la Antonella Bertozzi, direttore dell’Unità Operativa Dipartimentale di Diagnostica Andrologica, della Riproduzione e della Sessualità, Ospedale Santa Chiara di Pisa: “È importante che la coppia sia capace di ritrovare la gioia del rapporto”. Da Firenze a Livorno passando per Pisa e Siena la ricerca presenta l’immagine di una coppia pronta ad affrontare unita i problemi che possono insorgere nella vita sessuale.
Alla richiesta di indicare "quali situazioni rendono la coppia più felice" ecco che il 58% risponde "i partner discutono serenamente degli eventuali problemi e difficoltà dell’altro". “In questo dialogo aperto entra anche un confronto sulle opzioni terapeutiche per la DE più adatte alla coppia. In particolare, dalla ricerca emerge che i pazienti desiderano trovare una terapia che ridia loro la spontaneità, scollegando più possibile l’assunzione della pillola dall’atto sessuale. Oggi i pazienti possono scegliere tra assunzione al bisogno e trattamento giornaliero” Risposte che contano Il presidente di AstraRicerche Enrico Finzi commenta così questi risultati: “Se lui ha dei problemi, lei se ne interessa.
Il problema, cioè, diventa della coppia. Si tratta di un importante passo avanti perché la donna rappresenta un elemento cardine nella gestione della disfunzione erettile. La patologia, infatti, non riguarda solo l’uomo bensì entrambi e mina il rapporto di coppia, che necessita di complicità e naturalezza”. In uno studio pubblicato sul Journal Sex Medicine 2008 condotto da Conaglen e colleghi dal titolo Investigating Women’s Preference for Sildenafil or Tadalafil Use by Their Partners with Erectile Dysfunction: The Partners’ Preference Study si è cercato di capire quale fosse il trattamento preferito e le motivazioni per la preferenza della partner di maschi affetti da DE.
Lo studio ha coinvolto 100 coppie stabili nelle quali al partner è stata diagnosticata DE in base ai criteri normalmente utilizzati. Lo studio prevedeva che le coppie potessero provare sia Tadalafil che Sildenafil per un periodo di 12 settimane ciascuno. Dai questionari raccolti alla dodicesima e alla ventiquattresima settimana è risultato che il 79.2% delle donne che avevano preso parte allo studio hanno preferito che il proprio compagno venisse trattato con Tadalafil, contro il 15.6% che ha preferito Sildenafil.
Le partner che hanno scelto Tadalafil, hanno espresso questa preferenza perchè si sono sentite più rilassate e perchè con Tadalafil hanno percepito il rapporto sessuale in maniera più spontanea e naturale.