Sono più che raddoppiati nell’ultimo anno i casi di discriminazioni sul lavoro ai danni delle donne affrontati, e in buona parte risolti positivamente, dalla Consigliera di Parità della Provincia di Firenze Maria Grazia Maestrelli. Le azioni avviate, ma le donne che hanno ricevuto informazioni e consulenze dell’ufficio della Consigliera sono molte di più, sono state 43. Nel 2002 erano state 17. Ad essere coinvolte sono aziende sia private che pubbliche. 18 casi sono stati risolti positivamente.
Per 5 è in corso un procedimento giudiziario (e in due occasioni, particolarmente gravi, la Consigliera si è assunta l’onere delle spese legali), per altri 14 è già stato richiesto l’intervento di un legale, 6 sono in corso di istruttoria. All’origine degli interventi sono soprattutto discriminazioni in materia di flessibilità del lavoro (12 casi), di carriera (11 casi), di maternità (8 casi). 4 gli episodi di mobbing. Grazie all’intervento della Consigliera alcune donne hanno ottenuto trasferimenti o flessibilità sul lavoro che gli erano state negati.
In due casi sono state riassunte lavoratrici licenziate. In un processo intentato per molestie sessuali la lavoratrice ha vinto la causa ed ha ottenuto l’allontanamento del molestatore. Fra le altre cause aperte, due per licenziamento in maternità, una per molestie, una per mobbing, altre per mancato riconoscimento della professionalità. Forte è l’impatto della flessibilità sull’occupazione delle donne. Sull’argomento la Consigliera di Parità, con la collaborazione dei coordinamenti donne Cgil, Cisl e Uil, ha promosso uno studio, affidato alla società Eurema, per calcolare il numero delle donne coinvolte in forme di lavoro flessibili.
E’ stato coinvolto un campione di mille donne in tutta la provincia. Lo studio sarà presentato mercoledì 31 marzo all’Hotel Baglioni di Firenze nell’ambito di un convegno che vedrà la partecipazione dell’assessore provinciale al lavoro Davide Filippelli, dell’assessore al personale del Comune di Sesto Ivan Moscardi e di rappresentanti dell’Associazione degli industriali, della Cna e dei sindacati. Fiore all’occhiello dell’attività 2003 della Consigliera di Parità è la pubblicazione di una guida ai diritti delle donne, distribuita attraverso i Centri per l’Impiego, le scuole, i Comuni, i sindacati e le associazioni.
Particolare interesse è stato dimostrato da parte di alcune scuole medie che hanno promosso incontri di approfondimento con la partecipazione della Consigliera stessa. Le prime duemila copie non sono bastate a soddisfare le richieste e in novembre ne sono state ristampate altre cinquemila. Dieci le sezioni della guida, che fornisce informazioni in materia di avviamento al lavoro, lavoro, pensioni, violenza sessuale, maltrattamenti, prostituzione, diritto di famiglia, sessualità e procreazione, organismi di tutela della pari opportunità e altri indirizzi e riferimenti utili.
Nell’immediato futuro, infine, è prevista l’apertura di uno sportello della Consigliera anche nel Circondario Empolese-Valdelsa.(mr)