Questa mattina Mario Razzanelli, promotore del referendum sulla Tav, e l’ingegner Vincenzo Abruzzo hanno effettuato un sopralluogo tra la stazione di Campo di Marte a quella di Statuto per illustrare alle associazioni di categoria e ai sindacati il progetto del passaggio della Tav in superficie. Erano presenti: Carlo Volpi, vicepresidente di Confindustria, Duccio Corsini vicepresidente di Confcommercio, Renzo Nibbi e Paolo Danti di Confartigianato, Andrea Gambacciani in rappresentanza di Mauro Fuso di Cgil, e alcuni esponenti del “Comitato contro il sottoattraversamento”. L’ingegner Abruzzo ha spiegato che “i due nuovi binari per il passaggio della Tav in superficie possono essere ultimati in tre anni di lavori, con un costo di circa di 250 milioni e si svolgerebbero interamente nella sede ferroviaria, senza creare alcun disagio alla città.
Il ‘metrotreno’ trova ampio spazio in questa soluzione”. Mario Razzanelli ha ribadito che Regione Toscana e Ferrovie dello Stato “hanno il dovere di analizzare con attenzione questo progetto che offre molteplici vantaggi rispetto al sottoattraversamento: evita la cantierizzazione della città per dieci anni, non provoca una catastrofe ambientale con la stazione ai Macelli, non espone a pericoli centinaia di palazzi, non pone rischi alla falda e consente di risparmiare alcuni miliardi di euro”.
Il promotore del referendum sulla Tav si augura che Matteo Renzi possa fare proprio il progetto del passaggio in superficie. “Il sindaco – afferma Razzanelli – ha avuto il coraggio di rimettere in discussione le scelte sbagliate compiute dalla precedente amministrazione, cominciando dal ‘treno’ in piazza Duomo. Si opponga adesso con la stessa fermezza alla costruzione della stazione Foster ai Macelli, fortemente voluta da Martini, Matteoli e Moretti. Così potremo rivedere l’intero progetto Tav”.