TAV: sopralluogo dalla stazione di Campo di Marte a Statuto

Un progetto, presentato da un gruppo di docenti dell’Università di Firenze, prevede il passaggio dell’Alta Velocità in superficie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 settembre 2009 19:19
TAV: sopralluogo dalla stazione di Campo di Marte a Statuto

Questa mattina Mario Razzanelli, promotore del referendum sulla TAV, e l’ing. Vincenzo Abruzzo hanno condotto i giornalisti a un sopralluogo dalla stazione di Campo di Marte a Statuto per illustrare il progetto, presentato da un gruppo di docenti dell’Università di Firenze, che prevede il passaggio dell’Alta Velocità in superficie. Era presente anche Tiziano Cardosi, del Comitato Contro il sottoattraversamento Tav di Firenze. L’ing. Abruzzo ha spiegato gli aspetti tecnici del progetto, illustrandone i vantaggi. “Il passaggio della TAV in superficie è un’opera fattibile e realizzabile in tre anni di lavori.

Il costo preventivabile è di 250 milioni di euro”. L’ing. Abruzzo ha precisato per dare concretezza al progetto della TAV in superficie sono necessarie le seguenti opere:

La realizzazione di un sottopasso tra Viale Don Minzoni Piazza delle Cure o, in alternativa, l’ampliamento del cavalcavia già esistente; Sulla direttrice per la stazione di Santa Maria Novella, l’allargamento di una galleria artificiale lunga 37 metri per consentire lo scavalco di Via Bolognese; Sulla direttrice Campo di Marte – Rifredi si dovrebbe costruire un tunnel a un solo binario per una lunghezza di circa 470 metri, in affiancamento alla già esistente Galleria del Pellegrino, opera che non interferisce col traffico ferroviario che vi transita attualmente.
L’ing.

Abruzzo ha precisato che “i palazzi a rischio si contano sulle dita di una mano. A parte pochi resedi di importanza limitata, il solo edificio da demolire parzialmente sarebbe una rimessa dell’Ataf di Viale dei Mille”. Mario Razzanelli invita Mauro Moretti, amministratore delegato Ferrovie dello Stato, a “esaminare con attenzione questa proposta”. “Moretti e i sostenitori del sottoattraversamento devono spiegare ai fiorentini perché viene ignorato a priori questo progetto, che non cantierizza la città per dieci anni, non causa un disastro ecologico, non mette a rischio centinaia di palazzi lungo il percorso, non pone pericoli alla falda, è realizzabile in tre anni e consente un risparmio ‘effettivo’ di almeno quattro miliardi di euro”. Razzanelli sostiene che il problema è di natura politica.

“La verità è che a volere il sottoattraversamento sono il ministro Altero Matteoli e il presidente della Regione Claudio Martini”. Il promotore del referendum sulla TAV esorta il sindaco Matteo Renzi, per il bene della città, a sostenere il progetto del passaggio in superficie. “In qualità di sindaco di Firenze – afferma Razzanelli – Renzi ha il compito di difendere gli interessi dei cittadini. L’attuale progetto, invece, è un business per poche imprese, che porta solo danni a Firenze e ai fiorentini”. Tiziano Cardosi, esponente del “Comitato Contro il sottoattraversamento Tav di Firenze” sostiene che il tunnel è “un’opera eccessivamente costosa e poco utile.

Le risorse possono essere destinate a risolvere tanti altri problemi della circolazione ferroviaria”.

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